Sabato mattina intorno alle 8,30 la Polizia di Stato è intervenuta in via Martiri di Cervarolo per un doppio sopralluogo di furto. Presi di mira da malviventi sono stati due distinti negozi di parrucchieri. Infatti nottetempo, approfittando del fatto che entrambi gli esercizi erano chiusi, ignoti si sono introdotti nei locali mediante la forzatura delle finestre a vasistas. In un caso hanno asportato una tastiera per PC, nell’altro hanno rovistato nel registratore di cassa, senza però prelevare apparentemente nulla.
Sabato in serata, la Polizia è intervenuta presso un supermercato di via Ampere per un altro sopralluogo di furto. Ignoti verso le ore 18.30, approfittando di un momento di distrazione delle cassiere, si erano appropriati del contante custodito in una delle casse per un totale di circa 650 €.
Domenica mattina intorno le 9,00 intervento in via G.B.Vico (loc.Cella) presso un altro negozio da parrucchiera per sopralluogo di furto. La titolare, una cittadina reggiana di 58 anni, riferiva di essere stata avvertita poco prima dell’avvenuta effrazione nel suo negozio da parte di un conoscente che passava di lì. Veniva quindi appurato che durante la notte ignoti, dopo avere infranto il vetro inferiore della porta di ingresso con un tombino in ghisa prelevato dall’adiacente sede stradale, si introducevano all’interno, asportando alcuni prodotti cosmetici (shampoo e creme) in via di inventario, oltre ad un pc portatile. All’interno del negozio i malviventi avevano abbandonato un sacco con numerosa attrezzatura da taglio e piega, pronta per essere asportata.
Sempre ieri, però nel pomeriggio, intervento presso il centro commerciale di via Kennedy dove personale di vigilanza aveva fermato due donne responsabili di un taccheggio. In particolare, due ragazze rumene di 28 e 27 anni si erano impossessate di due flaconi di crema corpo per un valore complessivo di circa 70 €, togliendoli dalle rispettive confezioni per eludere i sistemi antitaccheggio e poi si erano avviate alle barriere di pagamento, oltrepassandole. Fermate dall’addetto alla vigilanza, che non le aveva mai perse di vista, le due ammettevano l’addebito e consegnavano i due flaconi intatti e rivendibili. Venivano entrambe denunciate per furto aggravato in concorso.
La Polizia di Stato interveniva poi in via Veneri per la segnalazione di una lite domestica tra tre cittadini sudamericani. Il richiedente riferiva al numero di emergenza 113 di essere stato accoltellato ad una mano dalla sua compagna convivente e dalla figlia di lei. L’uomo, che versava in uno stato fortemente etilico, veniva soccorso da personale del 118 e trasportato presso il locale pronto soccorso per le cure del caso. All’interno dell’abitazione, le due donne, mostrando foto attestanti passate percosse, fornivano un articolato quadro di maltrattamenti domestici, mai denunciati. Nel corso dell’aggressione appena verificatasi nei confronti della madre, memore dei fatti pregressi, la figlia, per evitare ulteriori violenze si intrometteva nella discussione. L’uomo quindi dirigeva la sua aggressione nei confronti della ragazza. In difesa della figlia, interveniva quindi la madre che avendo la meglio, riusciva a far desistere il compagno nella sua condotta violenta. L’uomo, non residente presso l’appartamento, riconsegnava la sua copia di chiavi alla donna.
Poco dopo le 22, sopralluogo di furto in abitazione in via Ugo Bassi. Sul posto la Squadra Volante prendeva contatti con il richiedente il quale riferiva che nel pomeriggio, ignoti, approfittando del fatto che non vi era nessuno in casa, avevano divelto un’inferriata di una finestra a piano terra e una volta entrati avevano messo a soqquadro i tre piani della casa, asportando alcuni monili d’oro in via di inventario.
Altro per sopralluogo di furto in abitazione in via Bligny intorno alla mezzanotte. Sul posto era presente la richiedente, la quale riferiva agli operatori di essere stata assente dalle 18.30 alle 23.30 e di aver trovato al suo rientro sia la porta finestra che la finestra del balcone danneggiate e aperte. All’interno, la camera da letto era stata messa a soqquadro e la donna riferiva l’ammanco di alcuni oggetti di bigiotteria.
Stamane verso le 3.00, la Polizia è intervenuta in via Dalmazia a seguito di chiamata al 113 da parte un cittadino straniero che riferiva di un’accesa lite in famiglia. Al loro arrivo gli agenti della Squadra Volante trovavano una ragazza di origini sudamericane in stato di agitazione dovuta probabilmente anche all’assunzione di alcolici. La ragazza riferiva che qualche istante prima aveva avuto un’accesa discussione degenerata poi alle vie di fatto con un suo amico che nel frattempo si era allontanato. L’appartamento in questione mostrava effettivamente un vistoso disordino con cassetti della cucina fuori dagli appositi mobile, cocci di bottiglie di birra per terra, altri frammenti di vetro e delle tracce ematiche pavimento. La ragazza riferiva di essere stata aggredita prima verbalmente e poi con pugni in pieno viso da un suo conoscente con cui aveva passato la serata e che aveva accolto temporaneamente in casa.
Qualche istante dopo gli agenti individuavano in strada un uomo i cui abiti erano abbondantemente sporchi di sangue. Veniva quindi immediatamente fatto intervenire personale del 118 per le cure del caso. In seguito alla raccolta di alcune testimonianze, si ricostruiva che l’uomo usciva già sanguinante dall’appartamento e lo stesso riferiva ad alcuni testimoni che era stata proprio l’amica. La donna, che negava tutto e dal canto suo riferiva di aver ricevuto invece dei pugni in viso che le avevano provocato la rottura dei denti, veniva denunciata all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni personali aggravate.