“In riferimento a quanto riferito dal parlamentare modenese Davide Baruffi, Castelfrigo comunica che in data 13 settembre 2017-12 ottobre 2017 ha ricevuto contezza delle diffide degli Istituti Previdenziali relative a presunte evasioni contributive delle cooperative consorziate al Consorzio Job Service titolare dell’appalto. E’ bene evidenziare che appreso degli accertamenti ispettivi, Castelfrigo immediatamente si è attivata chiedendo chiarimenti scritti al Consorzio e provvedendo anche all’immediato accantonamento delle somme in contestazione, a garanzia pure degli Istituti Previdenziali.
Il Consorzio, dopo ulteriori diffide e contestazioni di Castelfrigo, precisava che le contestazioni in questione facevano riferimento alla corresponsione ai Soci-lavoratori di somme in busta paga riferite a voci non imponibili, e non ad omissioni retributive, assicurando, infatti, che non esistono debiti retributivi, considerato che i soci lavoratori sono sempre stati regolarmente pagati. Questo è l’accaduto. Le Cooperative in questione, con le quali la Castelfrigo non ha nessun rapporto contrattuale, potranno sicuramente meglio spiegare la loro posizione, cosi come far valere le loro deduzioni difensive nelle sedi opportune, ma Castelfrigo ha ritenuto in primis di dissociarsi da ogni eventuale illecito di terzi dovesse risultare definitivamente accertato nell’elaborazione di documenti (le buste paghe), non solo sconosciuti a Castelfrigo, ma di esclusiva competenza dei consorziati dell’appaltatore, e quindi al di fuori di ogni possibilità di controllo e/o verifica da parte del committente stesso, cioè Castelfrigo. Si precisa, inoltre, che la Castelfrigo ha già dato mandato ai propri consulenti di procedere in via autonoma a contattare gli istituti previdenziali per l’adempimento di quanto sia ritenuto definitivamente accertato, e ciò non solo in adempimento di disposizione di legge, ma anche per una doverosa tutela degli stessi Istituti e della collettività tutta.
Occorre altresì precisare che con riferimento a quanto diffusamente e falsamente riportato in ordine a supposti episodi di “caporalato” e comunque a condizioni di lavoro precarie o irregolari, Castelfrigo ha dato ogni possibilità di accesso al sito produttivo non solamente, come ovvio, agli organi ispettivi, ma anche ad ogni Istituzione interessata, anche se ritiene che la più ampia riprova delle condizioni di lavoro sul sito potrà essere data dai propri dipendenti diretti e dalle RSU aziendali, della cui obiettività non pare lecito dubitare”.
Castelnuovo, 16 novembre 2017
Castelfrigo SrL