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I batteri: dalle api alle Belle Arti. Un incontro straordinario al Teatro Astoria

Organizzato dal Circolo Nuraghe di Fiorano Modenese, con la collaborazione di Fasi, Regione Sardegna, Amministrazione Comunale e il patrocinio di Unimore e dell’Ordine degli Architetti, come corso, sabato 18 novembre 2017, dalle ore 16 alle ore 118, il Teatro Astoria di Fiorano Modenese ospita l’incontro ‘I batteri: dalle api alle Belle Arti’, articolato su due relazioni.

Il prof. Stefano Lugli dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia illustrerà ‘Geoarcheologia e geoarchitettura del sito Unesco di Modena: il duomo e la torre Ghirlandina’. La dott.ssa Annalisa Balloi, del Politecnico di Milano, racconterà ‘Il microbo che non ti aspetti’.

I due temi, apparentemente tra loro distanti, diventano conseguenti grazie agli studi di Annalisa Balloi, nuorese di nascita, laureata in scienze biologiche a Cagliari, poi collaboratrice dell’Istituto per lo Studio degli Ecosistemi del CNR di Pisa e ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Naturali e Nutrizionali dell’Università Statale di Milano. Dal 2012 al 2017 la sua attività didattica comprendeva il corso di ‘Elementi di biologia applicati al restaruo presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera. Attualmente lavora come Technology Transfer Officer presso il Politecnico di Milano

Nel 2009 ha creato lo spin-off universitario Micro4yoU, per favorire lo sviluppo di nuove imprese ad alto tasso di innovazione ed elaborare green technologies a base microbica destinate ai settori agro-alimentare e ambientale.

Ha al suo attivo il brevetto di un formulato microbico per le api in grado di proteggere questi insetti da patologie batteriche incrementando le loro difese immunitarie e la loro flora microbica, andando a contrastare il bacillo della peste americana, ed un procedimento per il biorestauro di manufatti lapidei mediante l’impiego di microrganismi. Attraverso la sua attività scientifica ed imprenditoriale ha contribuito a portare all’attenzione pubblica il concetto di “gestione della risorsa microbica”, fino ad allora discusso solo in contesti accademici, quale risorsa naturale in grado di fornire un servizio a diverse attività umane (dal settore agroalimentale a quello energetico passando per la bonifica dei siti inquinati ed il restauro dei beni culturali). In quest’ultimo ambito di ricerca, in particolare, sono state utilizzate alcune cellule microbiche quali agenti di biopulitura, in grado di nutrirsi dei solfati di calcio con cui si combina lo smog, al fine di romperne il legame chimico permettendo in tal modo la semplice rimozione dello smog stesso con normali detergenti anziché con i tradizionali prodotti chimici. Tale metodologia è stata utilizzata per la ripulitura delle principali statue del Cimitero Monumentale di Milano. Parlerà a Fiorano dei microbi utili all’uomo, il loro metabolismo e le molteplici applicazioni, dagli insetti alle opere d’arte.
Stefano Lugli, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Chimice e Geologiche dell’Unimore, vanta una esperienza e riconoscimenti internazionali nei campi della sedimentologia, stratigrafia applicata e geoarcheologia, ottenendo nel 2015 il Thompson International Distinguished Lecturer award della Geological Society of America. Insieme ad incarichi in Europa, Asia e America, è stato componente del comitato scientifico, agli interventi di restauro del Duomo di Modena e della sua Ghirlandina. A Fiorano approfondirà i paramenti esterni del complesso modenese sito dell’Unesco, le 22 varietà di pietre ornamentali in gran parte derivanti dalla spoliazione della città romana i cui resti si trovano oggi sepolti sotto circa 5 metri di sedimenti alluvionali. In occasione del 2.200 anniversario della fondazione di Mutina racconterà l’affascinante geoarcheologia delle rovine romane e le tecniche costruttive medioevali che hanno prodotto un esemoio senza precedenti di spettacolare geoarchitettura.

















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