Ora la vertenza per la crisi che ha investito la Vapor Europe di Sassuolo deve passare sul tavolo nazionale del Ministero dello Sviluppo economico. Infatti, anche dopo l’incontro di ieri in viale Aldo Moro a Bologna – spiega la Regione in una nota – la proprietà ha rifiutato la proposta avanzata dalla Regione, sostenuta dai rappresentanti dei lavorati, di sospendere la procedura di licenziamento collettivo dei 30 lavoratori su una cinquantina di dipendenti, per spostare la produzione in Repubblica Ceca e lasciare in Emilia-Romagna solo l’assistenza post vendita.
Sospensione necessaria per consentire di approfondire e verificare quali interventi mettere in campo, anche con il sostegno delle istituzioni, utili a definire un piano di investimenti e di rilancio dello stabilimento sassolese.
All’incontro, convocato dall’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, erano presenti i sindacati, i vertici dell’azienda, Unindustria Emilia, il sindaco di Sassuolo, Claudio Pistoni, nonché i raprpesentanti dei lavoratori.
A fronte della netta chiusura della proprietà multinazionale Wabtec, che controlla la Vapor Europe di Sassuolo, le istituzioni di sono impegnare a chiedere urgentemente la convocazione presso il Ministero dello Sviluppo economico di un tavolo di confronto in quanto si tratta di una multinazionale il cui gruppo ha, in Italia, diverse sedi, oltre quella di Sassuolo, in provincia di Torino, di Cremona e di Verona. Regione e Comune di Sassuolo hanno contestato la scelta della multinazionale, che non ha difficoltà finanziarie, di chiudere lo stabilimento produttivo sassolese, riconosciuto per competenza e professionalità e fino a pochi mesi fa destinatario di importanti commesse.
“Vista posizione dell’azienda- ha detto l’assessore Costi- si rende necessario il coinvolgimento del Governo anche a fronte di una azienda che opera in un settore strategico come quello del trasporto su ferro. Questo proprio in un momento di grandi investimenti pubblici in questo settore necessari per rafforzare una strategia di mobilità a basso impatto ambientale”.
L’azienda è specializzata nella progettazione e costruzione di porte automatiche e manuali per treni, metropolitane, tram, autobus e filobus.