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Màt, nella giornata conclusiva a Modena c’è “Crazy for football”

Sabato 28 ottobre è la giornata conclusiva della settima edizione di Màt, la Settimana della Salute Mentale promossa dall’Azienda USL di Modena. Tra gli appuntamenti in programma, alle ore 16.00, alla Sala Truffaut in Via degli Adelardi a Modena sarà presentato e proiettato il film ‘Crazy for football’. Un docu-film del 2016, diretto da Volfango De Biasi, premiato con un David di Donatello. La pellicola racconta la storia di un gruppo di pazienti psichiatrici provenienti da diversi dipartimenti di salute mentale di tutta Italia uniti da un sogno: partecipare ai mondiali di calcio per pazienti psichiatrici a Osaka, in Giappone. All’evento interverranno: Federico Ferrari, Artisic Director dell’Ennesimo Film Festival; Ignazio Senatore, Psichiatra e Critico Cinematografico, ideatore di “corti sui lettini” e Fabrizio Starace, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL. L’ingresso è gratuito.

 

A seguire saranno presentati i 15 cortometraggi selezionati per la terza edizione del concorso cinematografico “Meglio matti che corti” provenienti da Italia, Gran Bretagna, Irlanda, Australia e Stati Uniti. I 15 cortometraggi verranno interamente proiettati mercoledì 22 novembre al Drama Teatro a partire dalle 18.30, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Outsider Art” di Roberto G. a cura di Rosa Bianca.

 

 

CRAZY FOR FOOTBALL

È un documentario italiano del 2016 diretto da Volfango De Biasi, vincitore di un David di Donatello per il miglior documentario. Il film è stato realizzato col sostegno della Regione Lazio e il patrocinio della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e col sostegno della Fondazione Roma Lazio Film Commission. Racconta la storia di un gruppo di pazienti psichiatrici provenienti da diversi dipartimenti di salute mentale d’Italia, uniti da un sogno: partecipare ai mondiali per pazienti psichiatrici a Osaka, in Giappone. Accompagnati dallo psichiatra Santo Rullo e allenati da Enrico Zanchini e dall’ex pugile Vincenzo Cantatore il gruppo affronterà diverse sfide sul campo. L’obiettivo per ognuno sarà quello di riuscire ad entrare nella rosa dei 12 giocatori che parteciperanno al ritiro e, successivamente, al campionato mondiale di calcio. Il documentario prende spunto dal lavoro svolto da Santo Rullo, presidente dell’associazione italiana di psichiatria sociale, già raccontato da un altro piccolo documentario autoprodotto, dal nome “Matti per il calcio”. L’obiettivo dell’esperimento di Rullo e dei suoi collaboratori è portare avanti le conquiste della legge Basaglia, tra i cui obiettivi primari c’è quello del reinserimento sociale dei pazienti.

















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