Crescono i fatturati e tiene l’occupazione. È una Confcooperative Modena ottimista quella che si riunisce domani – venerdì 27 ottobre – nella tradizionale assemblea annuale, dedicata quest’anno ai temi dell’economia collaborativa e dell’innovazione.
L’appuntamento si svolge alle 15 all’Ostello S. Filippo Neri a Modena. Il programma prevede la relazione del presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini; segue la presentazione dei risultati dei tre gruppi di lavoro che durante l’estate hanno ragionato su centralità della persona, valori cooperativi e creazione di valore, sviluppo e innovazione; conclude un dibattito con Chiara Nasi (presidente Cir Food), Pino Bruno (presidente consorzio cooperative sociali La Città Essenziale di Matera), Luca Rigotti (presidente Cantina sociale di Mezzocorona) e Maurizio Gardini (presidente nazionale di Confcooperative).
A Modena l’economia cooperativa sembra essersi lasciata la crisi alle spalle. Il volume di affari è cresciuto per una cooperativa su tre, soprattutto nell’agroalimentare e nel sociale; oggi le circa 200 cooperative aderenti a Confcooperative Modena fatturano complessivamente quasi 600 milioni di euro.
In nove cooperative su dieci l’occupazione non ha fatto passi indietro, anzi è addirittura cresciuta in due coop su dieci. «In questi lunghi anni di dura crisi, molte cooperative hanno sacrificato utili e patrimonio, pur di salvaguardare l’occupazione e tutelare il lavoro dei soci. Abbiamo dato una concreta dimostrazione di valori cooperativi», sottolinea il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini. Sono 6 mila gli addetti complessivi delle cooperative (per due terzi donne), mentre i soci sono 32 mila.
La liquidità continua a essere un problema per le cooperative più piccole, così come la concorrenza sleale delle false cooperative, specie nel facchinaggio e logistica.
Infine, una cooperativa su tre si prepara a chiudere l’anno con nuovi investimenti per rafforzare la struttura organizzativa e produttiva.