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La “cura del ferro” a Reggio Emilia: un piano da oltre 65 milioni di euro per treni più sicuri, veloci e puntuali

Un sistema ferroviario più affidabile e competitivo, con servizi puntuali e veloci, che garantiscano in assoluta sicurezza una maggiore qualità negli spostamenti quotidiani”.  Con queste parole l’assessore regionale ai Trasporti e Mobilità, Raffaele Donini, ha presentato oggi a Reggio Emilia gli interventi già avviati sulla rete ferroviaria e sulle stazioni reggiane e gli investimenti per l’anno prossimo e il 2019, alla presenza del presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, del sindaco, Luca Vecchi, il direttore generale Fer, Stefano Masola, il direttore Asse Verticale Rfi, Giuseppe Marta, il presidente Tper, Giuseppina Gualtieri e il direttore Paolo Paolillo, il direttore regionale Trenitalia, Davide Diversi.

“Stiamo investendo 65 milioni di euro tra risorse nazionali e regionali per aumentare la sicurezza dei treni ad alto controllo tecnologico e per ammodernare stazioni e mezzi”, ha continuato Donini, sottolineando come la Regione abbia messo al centro dei propri investimenti la mobilità su ferro, con particolare riferimento al piano degli investimenti per il rinnovo del materiale rotabile.

“Mai come in questi due anni- ha proseguito l’assessore-  sono state investite così tante risorse per le linee ferroviarie reggiane. E la cura del ferro funziona, lo dicono i dati. Crediamo nell’infrastruttura ferroviaria come elemento qualificante di un territorio: questa sarà la nostra direzione di marcia. Vogliamo un trasporto pubblico sempre più competitivo e capace di rispondere alle esigenze dei passeggeri, primi fra tutti i pendolari”.

“Questo assai significativo piano di investimenti conferma l’impegno delle amministrazioni locali e delle aziende ferroviarie – a partire da Regione Emilia-Romagna, Fer e Tper – nel potenziare anche nel nostro territorio il trasporto locale su ferro, migliorando i servizi e aumentando la sicurezza- ha affermato il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, sottolineando “l’importanza di promuovere una mobilità alternativa e sostenibile, in grado di produrre benefici anche per l’ambiente e, dunque, per la qualità di vita delle nostre comunità”.

“Nel quadro dei finanziamenti che la Regione Emilia-Romagna investe sui territori- ha aggiunto il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi-  è fondamentale l’impegno col quale ci si sta dedicando alle forme di mobilità alternativa alla gomma, dati anche i noti problemi di inquinamento di tutta l’area della pianura padana. In questo senso accogliamo con soddisfazione l’importante contributo sulla rete del ferro, a partire dall’elettrificazione dei corridoi che si sviluppano nella nostra provincia. Più risorse sui treni regionali significano meno auto sulle nostre strade e questo va nella direzione di una regione sempre più sostenibile”.

Gli investimenti sulle linee reggiane
Nel corso del 2017 Fer ha investito sulle linee reggiane circa 21,5 milioni di euro di risorse regionali, Fer e nazionali. Ulteriori risorse per 28,2 milioni di euro sono previste per il 2018 per completare gli interventi di ammodernamento e qualificazione delle linee. Per il 2019 sono già stati finanziati 7 milioni per l’elettrificazione delle tratte Reggio Emilia-Guastalla e Reggio Emilia-Sassuolo. La messa in sicurezza con il sistema Scmt di controllo e gestione dei treni sarà completata sulla Reggio-Ciano entro il 2018 e sulle tratte Reggio Emilia-Guastalla e Reggio Emilia-Sassuolo entro il 2019. L’obiettivo è di arrivare alla sostituzione dei treni non elettrici sulla Reggio-Sassuolo e Reggio Guastalla tra il 2019 e il 2020.
Per quanto riguarda invece l’elettrificazione della Reggio-Ciano “l’impegno della Regione- assicura Donini – è di concluderla entro il 2020”.

Reggio Emilia è fra le 620 stazioni italiane che Rete Ferroviaria Italiana sta rendendo più accessibili e funzionali, attraverso importanti lavori di ristrutturazione e di potenziamento, in linea con il Piano industriale 2017–2026 di Fs Italiane in termini di sviluppo della mobilità integrata e attenzione ai passeggeri. È stato completato l’innalzamento dei marciapiedi per un più agevole accesso ai treni, inseriti percorsi tattili a terra e riqualificate le pensiline. Nel 2018 il cantiere si sposterà nella stazione che verrà rinnovata dal punto di vista infrastrutturale e impiantistico. Tra gli interventi anche il potenziamento dell’informazione al pubblico e la rete wi-fi. Inoltre Rfi ha apportato modifiche infrastrutturali e tecnologiche per l’ingresso in stazione della linea Fer Reggio Emilia-Ciano d’Enza funzionali a una maggiore regolarità del servizio. E un intervento analogo interesserà anche l’ingresso in stazione della linea Fer Reggio Emilia–Sassuolo. L’investimento complessivo di Rfi è di 10 milioni di euro.

Tra i temi affrontati oggi a Reggio Emilia la questione del Deposito ferroviario di via Talami in pieno centro abitato dove Tper ha già realizzato interventi per un valore di 150mila euro volti a ridurre l’impatto ambientale (barriera acustica e verde, nuovo impianto ad aria compressa, depuratore) dovuto alla movimentazione dei treni. In particolare, tre mezzi sono già stati trasferiti dal deposito di via Talami alla stazione centrale Rfi e il quarto verrà spostato entro novembre, riducendo così il numero dei mezzi in sosta con il motore acceso in preriscaldamento nelle prime ore del mattino, mentre sono stati messi in cantiere ulteriori interventi per una bonifica complessiva dell’area.

Gli interventi in dettaglio Su circa 350 km totali di linee gestite da Fer, l’estensione delle linee reggiane è di 109 km (pari a circa il 31%) e comprende quattro linee: la Reggio Emilia-Sassuolo, la Reggio Emilia-Guastalla, la tratta Reggio Emilia-Ciano d’Enza e per 29 km la tratta reggiana della Parma-Guastalla-Suzzara.
Nella tratta reggiana della linea Parma-Suzzara (29 km) sono stati realizzati gli adeguamenti dei passaggi a livello (2,1 mln) e avviate opere di riqualificazione delle stazioni e il rifacimento dei marciapiedi di Lentigione. Il completamento del nuovo sistema di gestione e controllo dei treni Scmt è previsto per il 2018 per un finanziamento di 500mila euro. La linea Reggio Emilia-Ciano d’Enza (26 km) è stata dotata di un nuovo sistema di gestione e controllo dei treni Scmt (4,4 mln) ed è stato allungato il piano binari di Bosco con soppressione del passaggio a livello (3 mln). Nel 2018 sono previsti l’adeguamento dei passaggi a livello di linea e il completamento del sistema di gestione e controllo dei treni Scmt per 5,8 milioni. Nella linea Reggio Emilia-Sassuolo (23 km) sono state realizzate barriere antirumore (800 mila euro), rifatti i marciapiedi e riqualificate le stazioni di Scandiano e Casalgrande (550 mila euro). Nel 2018 è prevista la soppressione di due passaggi a livello pubblici (1,1 mln). Lungo la Reggio Emilia-Guastalla (31 km) è stata consolidata la massicciata ferroviaria nella tratta Novellara-Guastalla (7,5 mln), avviato il processo di elettrificazione nella tratta Bagnolo-Guastalla (2,9 mln) e riqualificate 10 fermate con nuove pensiline. Sulla stessa linea nel 2018 è prevista l’eliminazione di due passaggi a livello pubblici, 4 privati e la demolizione di due case cantoniere (800 mila euro), oltre all’intervento più cospicuo: il completamento, per un importo complessivo di 20 milioni di euro del corridoio Sassuolo-Reggio Emilia-Guastalla con l’elettrificazione della linea e l’entrata in servizio nel 2019 dei nuovi elettrotreni. La programmazione per il 2019 prevede già interventi per circa 7 milioni destinati al sistema di gestione e controllo dei treni Scmt delle linee Reggio Emilia-Sassuolo e Reggio Emilia-Guastalla a cui potrebbero aggiungersene altri per elettrificazione e soppressione dei passaggi a livello.

















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