“Non insufficienze e ritardi, ma investimenti e innovazione”: così il Direttore del Distretto di Mirandola Angelo Vezzosi dopo la dichiarazione di Cgil Modena. “Stupisce che, dopo gli incontri in cui abbiamo condiviso con i cittadini il valore degli interventi, si parli di un impoverimento”.
Sul Distretto l’Ausl di Modena sta investendo più di 17 milioni di euro: 7.788.000 euro su Mirandola – con 23 posti in più di Ospedale di Comunità – e 9.309.000 euro sulla Casa della Salute di Finale Emilia con il Corpo 1 finito entro il 2019 e 20 posti letto in più. “Casa della Salute che – osserva Vezzosi – è già pienamente operativa. Alcuni esempi: 500 persone diabetiche in carico e il raddoppio degli incontri di educazione terapeutica con i pazienti cronici e i loro familiari; in due anni 1100 pazienti in più (+30%) seguiti dall’ambulatorio infermieristico della cronicità; un punto di primo intervento sempre attivo con medico e infermiere h24 per 365 giorni l’anno”.
Tra le novità, il Centro per i disturbi del sonno che fa di Mirandola punto di riferimento provinciale (oltre 6mila visite nel 2016) e l’attivazione della cabina silente per gli esami audiometrici.
Con competenza massima si assicurano, ogni giorno, cure e servizi che rispondano ai nuovi bisogni delle persone, investendo sull’integrazione tra i professionisti e sulla rete dell’assistenza territoriale. “Solo nel primo semestre di quest’anno, 2152 persone sono state seguite a casa propria grazie a medici di medicina generale e infermieri del Distretto. Al centro c’è sempre il cittadino – ribadisce Vezzosi –, abbiamo investito per offrire diversi canali di accesso ai servizi, più funzionali ai tempi di vita. Strumentalizzazioni politiche e semplificazioni sul lavoro che svolgono gli operatori sanitari e amministrativi non fanno che gettare un ingiusto discredito su persone e servizi che sono di altissima qualità”.