E’ stato condannato a otto anni F.M., 59 anni, ambulante, il cui furgone-rosticceria scoppiò per una fuga di gas nel marzo del 2013 al mercato di Guastalla, provocando la morte della figlia di 27 anni dell’imputato, Rossana, della moglie Teresa Montagna, di 49, e della cognata Bianca Maria Montagna, 43 anni. Tutte si trovavano sul mezzo che andò in fiamme. Diversi feriti tra chi si trovava al mercato. L’uomo – riferisce l’Ansa – è stato processato con rito abbreviato in Tribunale a Reggio Emilia e giudicato colpevole di omicidio colposo plurimo aggravato. Il pm Stefania Pigozzi aveva chiesto una condanna a sei anni. Il 59enne avrebbe utilizzato nel suo furgone-rosticceria quattro bombole di gas invece delle tre previste in origine sul mezzo, commettendo errori nella manutenzione e nella sostituzione delle parti usurate, con modifiche che sarebbero state in grado di provocare lo scoppio al mercato di Guastalla.
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