Ilario Brini, presidente della Provincia di Bologna dal 1970 al 1975, è morto questa notte nella sua Medicina all’età di 91 anni. La Città metropolitana parteciperà ai funerali che si terranno domani, giovedì 14 luglio alle ore 14 nella camera mortuaria accanto all’ospedale di Medicina, con il Consigliere delegato Luca Lelli.
L’aula di Palazzo Malvezzi, nella quale Brini sedette per 5 anni, lo commemorerà inoltre con un momento di raccoglimento in apertura della prossima seduta di mercoledì 19 luglio.
“Se ne va un amministratore capace del nostro territorio – lo ricorda il sindaco metropolitano Virginio Merola – che ha dedicato grande parte della propria vita all’impegno politico con il partito socialista e all’amministrazione della cosa pubblica. E lo ha fatto in anni importanti per le istituzioni, nei quali proprio nell’aula di Palazzo Malvezzi si insediava la prima Amministrazione regionale dell’Emilia-Romagna e si definivano gli assetti di governance del nostro territorio. Socialista d’altri tempi, era rimasto impegnato in politica anche negli ultimi anni e non posso non ricordare la candidatura con la lista La Rosa nel pugno alle comunali di Bologna nel 2011 in mio appoggio”.
Anche il sindaco di Medicina Onelio Rambaldi ricorda Brini: “Ilario è stato prima di tutto un cooperatore che con la sua opera ha contribuito alla crescita di importanti realtà produttive, è stato un autorevole esponenete del Partito Socialista e presidente della Provincia di Bologna, in buona sostanza una figura che ha portato una città relativamente piccola come Medicina alla ribalta degli eventi politici ed economici degli anni ’70/’80.
Ci mancherà perché era soprattutto un amico che non aveva mai dimenticato di aver ricoperto il ruolo di amministratore tanto che, fino a pochi anni fa, veniva spesso in Comune per dire la sua e portare il suo contributo”.
Ilario Brini nasce il 13 novembre 1925 a Medicina (Bo). Si iscrive al Psi nell’aprile 1945 e ricopre diversi ruoli nel partito. Nel 1946 diventa segretario amministrativo della cooperativa di consumo “La Popolare” di Medicina che in poco tempo diventa la più importante azienda cooperativa e commerciale della zona. Diventa poi consigliere comunale alle amministrative del 1951 e fino al 1970 è capogruppo del Psi a Medicina.
Nel 1956 approda anche in Consiglio provinciale e viene rieletto alle elezioni del 1960 (diventando anche assessore all’Economia-Patrimonio) e del 1964 (mantenendo la carica di assessore e diventando anche rappersentante della Provincia nella Finanziaria Fiere Spa, nella IACP e nell’Ente Turismo-EPT).
Alle amministrative del 7-8 giugno 1970 viene rieletto consigliere e nominato Presidente della Giunta provinciale (socialista-comunista) rimanendo in carica fino al 1975. Cessato il mandato provinciale, nel 1975 gli viene conferito il Sigillum Magnum dal Rettore dell’Università di Bologna.
In seguito, oltre all’esperienza politica con il partito socialista, ha avuto numerosi incarichi come revisore dei conti. Nel 2000 viene inoltre eletto presidente dell’Associazione degli ex consiglieri della Provincia di Bologna e nel 2002 è insignito del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.
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Un’immagine di Brini presidente della Provincia