Si è svolta ieri, nella sala del consiglio del comune di Castelnovo ne’ Monti, l’iniziativa promossa dal Partito Democratico sul futuro dell’Ospedale S.Anna. L’incontro, partecipatissimo, è stato introdotto dal coordinatore del Pd zona montana dott. Guido Tirelli, “da sempre il Pd è impegnato sul tema dell’ospedale S.Anna, un servizio che riteniamo primario per il nostro territorio, per questo ci teniamo a discutere con amministratori e cittadini del documento stilato sulle potenzialità e le criticità della struttura, sul quale si è innestato il confronto di questo ultimo anno”.
Il dibattito è proseguito con l’intervento del sindaco di Ventasso Antonio Manari “credo sia molto importante illustrare il piano di investimenti che l’azienda ASL ha presentato in febbraio ai sindaci della montagna che prevede un potenziamento complessivo. Gli investimenti per il Sant’Anna ammonteranno, infatti, a circa 2 milioni di euro per il pronto soccorso, che vanno a sommarsi a un milione di euro/annui per l’assunzione di 6 medici e 10 infermieri aggiuntivi rispetto all’organico attuale”.
La senatrice Pignedoli ha sottolineato come “i cambiamenti che ci sono in atto, impongono una rivisitazione della rete degli ospedali e non singole vertenze confermando l’indirizzo che vede un centro di alto livello al S.Maria per le prestazioni ad alta complessità e attorno ospedali con “specializzazioni” . La mia proposta è di impostare un vero e proprio gruppo consultivo in cui i dirigenti ASL insieme ai sindaci e alle rappresentanze delle comunità condividano gli elementi di aggiornamento di un sistema sanitario provinciale che ha raggiunto in questi anni livelli di alta qualità”. Intervento condiviso dal sindaco Bini che ha richiamato il lavoro svolto con il tavolo di lavoro sull’ospedale e riconfermato l’esigenza di un rapporto di confronto sul territorio dell’azienda Asl
Si sono detti favorevoli ad una rivisitazione della rete provinciale i sindaci ospiti Alessio Mammi di Scandiano e Paolo Colli di Montecchio che hanno sottolineato come si renda indispensabile un nuovo PAL. Troppi i cambiamenti in questi 15 anni per non avviare un processo di aggiornamenti del sistema ospedaliero ,a nuovi criteri di sicurezza, dai sistemi digitali e nuove tecnologie utilizzate in medicina, ai cambiamenti rispetto ai luoghi di cura sempre più orientati al territorio e non il presidio ospedaliero come unico punto di cura. La consigliera Roberta Mori ha illustrato i passaggi di discussione rispetto al punto nascita in sede regionale dichiarando il proprio impegno “ad un accompagnamento del percorso di richiesta di deroga del punto nascita annunciato dall’assessore Venturi”.
Incisivo l’intervento del presidente della provincia Giammaria Manghi che, nel dare la disponibilità a forme di confronto, ha sottolineato come un investimento di 3 milioni su Castelnovo Monti in un momento così difficile della finanza pubblica e il potenziamento di personale di ben 16 persone tra personale medico e infermieristico sia una prova di potenziamento e non certo di dismissione dell’ospedale,
Si sono susseguiti diversi interventi dal pubblico: singoli cittadini e comitati hanno espresso preoccupazioni e chiesto di considerare i fattori di rischio dati ad esempio dalle distanze in montagna.
Nette le conclusioni del segretario provinciale del PD Andrea Costa che ha fatto propria l’idea di forme partecipative proposte dalla Pignedoli “nel percorso di rivisitazione di un PAL che non deve prevedere nessuna chiusura di ospedali, ma piuttosto una ridestinazione di funzioni in un’ottica di specializzazione che diminuisca le liste di attesa al centro e garantisca alti livelli di prestazioni negli ospedali della provincia. L’Ospedale S. Anna – ha concluso Costa – deve rimanere uno dei punti fermi della dorsale degli ospedali provinciali, bene, quindi, il potenziamento confermato dal piano di investimenti proposto che esige ora una precisa tempistica nella sua realizzazione”.