Alessandro Zucchini si è dimesso da direttore dell’Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia-Romagna. La decisione, condivisa con il nuovo presidente dell’Ibc, Roberto Balzani, chiude il periodo di auto-sospensione dalla gestione dell’Istituto e da ogni attività amministrativa interna che lo stesso Zucchini aveva comunicato al Consiglio direttivo dopo i presunti casi di assenteismo di dipendenti dell’Ibc – al centro di due servizi del Tg satirico ‘Striscia la notizia’ il 10 e il 12 aprile scorsi – e la fase di verifiche e accertamenti che la Regione aveva subito avviato, con l’apertura, nei giorni e nelle settimane successive, di 19 procedimenti disciplinari.
Uno di questi si è già chiuso con un licenziamento, in seguito all’applicazione del recente Decreto Madia che permette in tempi rapidi l’allontanamento dei dipendenti della pubblica amministrazione che usano il badge per finti ingressi sul posto di lavoro per poi dedicarsi, fuori, a fatti personali.
Con la conclusione dell’incarico di direttore, per Zucchini si chiude anche il periodo di aspettativa, con il rientro in Regione, dove è dirigente di ruolo: si occuperà di servizi digitali per le imprese e i cittadini. Nei suoi confronti è aperto uno dei procedimenti disciplinari avviati, saliti a 19: per tutti, seppur in date diverse, i termini di chiusura scadono in un periodo che va da metà a fine agosto. A gestirli è l’Ufficio per i procedimenti disciplinari (Upd), l’organismo regionale incaricato di svolgere gli accertamenti, con l’obiettivo di acquisire gli elementi per verificare la correttezza o meno dei comportamenti dei dipendenti, oltre all’esistenza di eventuali profili legati al decoro e al danno d’immagine dell’Ibc, istituto regionale, e della Regione stessa.
Sulla vicenda Ibc, il presidente della Giunta regionale, StefanoBonaccini, ha riferito in Assemblea legislativa su quanto fatto dalla Regione fin da venerdì 7 aprile, quando l’inviato di ‘Striscia la notizia’ gli mostrò parte delle immagini del servizio andato poi in onda la sera del lunedì successivo. Per prima cosa venne immediatamente inoltrato un esposto alla Guardia di Finanza (Polizia tributaria di Bologna, Gruppo tutela della spesa pubblica); all’Upd vennero affidate le verifiche sui casi denunciati da ‘Striscia’ e sulle presunte irregolarità sulla presenza in servizio dei dipendenti e fu istituito il Collegio ispettivo straordinario, anch’esso esterno all’Ibc, incaricato di esaminare la gestione amministrativa, contabile e del personale dell’Istituto, un lavoro che verrà chiuso entro i primi giorni di agosto.
L’Ibc ha poi avuto un ricambio al vertice, con la nomina di Roberto Balzani, ordinario di Storia contemporanea al Dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna, a nuovo presidente, nomina varata dall’Assemblea legislativa dopo le dimissioni di Angelo Varni, sempre a seguito della vicenda sui casi di assenteismo.
La Giunta regionale intende ora avviare un percorso di riforma dell’Ibc e delle relazioni che lo legano alla Regione, avendo ben presente l’importanza dell’esperienza messa in campo in questi anni dall’Istituto nell’ambito delle politiche culturali e del patrimonio artistico.