Anche lo stabilimento modenese della Maserati ha contribuito all’incremento di produzione registrato da Fca nel primo semestre 2017. Grazie alla spinta dei marchi “premium” Maserati e Alfa Romeo, tra gennaio e giugno il gruppo ha aumentato la produzione complessiva del 12,9 per cento rispetto al primo semestre 2016.
«Anche quest’anno Fca supererà quota un milione di vetture prodotte – prevede Alessandro Bonfatti, sindacalista della Fim Cisl Emilia Centrale – Questo significa meno ammortizzatori sociali e più occupazione. Sta pagando la strategia sindacale che abbiamo adottato, e cioè fare accordi che portino investimenti negli stabilimenti italiani, Modena compresa».
Ricordiamo che lo stabilimento Maserati di viale Ciro Menotti occupa circa 1.350 persone, parte delle quali dedicate alla progettazione e sviluppo di nuovi modelli Alfa Romeo e del Tridente. Tra gennaio e giugno 2017 sono state prodotte 1.171 Maserati (GranTurismo e GranCabrio), un volume che supera del 27 per cento quello dell’analogo periodo 2016.
«L’anno scorso l’azienda ha accantonato l’ipotesi iniziale di fermare la produzione nello stabilimento modenese e di investire sul model year, cioè nuovi allestimenti, motori e accessori delle Maserati GT e GC – spiega Bonfatti – A fine maggio è finito il contratto di solidarietà, che aveva coinvolto circa 140 lavoratori.
L’area produttiva, che occupa circa 250 persone, ha ripreso a lavorare a pieno regime, con una produzione giornaliera di diciassette Maserati e quattro Alfa Romeo 4C. Abbiamo valutato positivamente la decisione di Fca di investire per proseguire la produzione dei due modelli Maserati a Modena.
Siamo, tuttavia, consapevoli che questa non è una scelta risolutiva. Pertanto – conclude il sindacalista della Fim Cisl Emilia Centrale – chiediamo all’azienda di individuare un nuovo modello specifico da produrre a Modena per dare una prospettiva industriale di medio-lungo periodo allo stabilimento di viale Ciro Menotti».