Manutenzione, custodia e cura dei 504 cippi e monumenti partigiani presenti in tutto il territorio provinciale. E’ l’oggetto del protocollo sottoscritto da Anpi, Auser e Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) che è stato presentato questa mattina in Provincia.
“Luoghi a noi cari che vengono omaggiati ogni anno, ricordandoci anche come tanti reggiani persero la vita proprio all’alba della Liberazione, e rappresentano il segno di una memoria che permane”, ha sottolineato il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi dando la parola ai promotori di questo importante accordo che, come ha detto il presidente provinciale dell’Anpi Ermete Fiaccadori, “sono tutti uniti da una comune cultura e dalla condivisione di valori che nascono dalla Resistenza”. Grazie al censimento a suo tempo avviato dall’Anpi, e confluito anche nel portale www.4000luoghi.re.it realizzato alcuni anni fa dal Servizio Turismo della Provincia, sono stati individuati ben 504 tra cippi e monumenti partigiani, la cui piccola manutenzione, gestione e cura sarà ora affidata d’intesa con i rispettivi Comuni all’Auser, associazione di volontariato e di promozione sociale nata su iniziativa dello Spi-Cgil, ha spiegato Fiaccadori esprimendo l’auspicio che “un domani anche le scuole possano candidarsi per adottare queste importanti testimonianze del passato”.
Pure il presidente dell’Auser Sandro Morandi pensa già ai possibili sviluppi futuri di questa intesa: “Grazie alle moderne tecnologie si potrebbe permettere a smartphone e tablet di accedere a una banca dati che ci racconti la storia di quel pezzo della nostra storia di fronte al quale ci troviamo, una storia magari raccontata anche dagli alunni delle scuole”, ha detto, esprimendo anche l’auspicio che il progetto possa estendersi a monumenti di altri eventi storici, dalla prima guerra mondiale a quelli successivi alla Liberazione come il 7 luglio 1960 che sarà celebrato a breve e per il quale la stessa Anpi ha già predisposto un qr-code che attende solo di essere apposto in piazza.
Soddisfatto dal progetto, a nome di tutti i Comuni, il coordinatore provinciale dell’Anci Emanuele Cavallaro“perché la memoria, di cui qui a Reggio si parla con grande modernità, non va abbandonata e lasciata scorrere verso l’oblio e tutti questi luoghi rappresentano un fondamentale link con il passato, aiutandoci a comprendere non solo il nostro passato, ma anche il nostro presente”.
Per rendere ancora più completo il progetto, Anna Ferrari dell’Anpi ha infine auspicato la collaborazione di giovani informatici, nonché l’aiuto di tutti i cittadini a segnalare quei cippi o monumenti che fossero sfuggiti al censimento.