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In aumento i bolognesi che emigrano all’estero: sono giovani e volano soprattutto verso il Regno Unito

La città di Bologna esercita una notevole capacità attrattiva e continua a essere meta di importanti flussi migratori (qui l’ultimo studio sul fenomeno) ma, seppure in proporzione, minore sono sempre di più i bolognesi con la valigia e un biglietto di sola andata verso l’estero: nel 2016 hanno sfiorato il migliaio, picco più alto dalla forte accelerazione registrata sin dal 2008, quando erano quasi 500 gli italiani provenienti da Bologna e stabilitisi oltralpe. Sono giovani, condizione fisiologica per chi decide di cambiare vita, poiché alla base di questa scelta ci sono spesso motivi professionali o di studio. In testa alle mete preferite ci sono il Regno Unito, la Francia e gli Stati Uniti. Sono alcuni degli aspetti emersi da uno studio sui bolognesi residenti all’estero al 31 dicembre 2016, elaborato dall’Ufficio di Statistica del Comune di Bologna che ha anche analizzato le principali caratteristiche degli iscritti all’Anagrafe dei cittadini Italiani Residenti all’Estero (AIRE) del Comune.

L’emigrazione bolognese all’estero nel 2016
Nel 2016 quasi 10.500 persone hanno lasciato le Due Torri per trasferirsi altrove, in Italia o fuori: di questi, 985 sono connazionali emigrati all’estero. La crescita rispecchia l’andamento di questo fenomeno: dal 1990 a oggi sono avvenuti complessivamente poco più di 10.300 espatri, ma il boom è degli ultimi cinque anni, quando si sono registrati quasi 4.000 trasferimenti all’estero. Si è passati da appena 172 italiani espatriati nel 1990 a 303 nel 1998, poi quasi 500 nel 2008 fino al picco di 985 dell’anno scorso.
L’età media dei migranti italiani che si sono trasferiti all’estero da Bologna nell’ultimo quinquennio è di 33,4 anni, di gran lunga inferiore rispetto a quella degli italiani residenti in città (49,3 anni). Una conferma ulteriore viene dalla distribuzione per classi di età che evidenzia fra i migranti italiani verso l’estero una presenza di persone in età attiva: 8 su 10 hanno tra i 15 e i 64 anni. In particolare gli adulti tra i 30 e i 44 anni sfiorano il 42% del totale.
Le mete preferite dagli italiani con la valigia negli ultimi cinque anni sono state Regno Unito (877 emigrati), Francia e Stati Uniti (entrambe hanno accolto 354 bolognesi), Germania (308), Spagna (289), Svizzera (275) e Brasile (201).

L’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) di Bologna
Sono 17.291 (+6,7%, oltre un migliaio in più nell’ultimo anno) gli italiani residenti all’estero iscritti all’AIRE di Bologna al 31 dicembre 2016: gli uomini sono 8.892 contro 8.309 donne. Si tratta del complesso dei cittadini bolognesi abitualmente dimoranti all’estero perché vi si sono trasferiti nel corso degli anni o perché figli di bolognesi che vivono oltralpe. L’AIRE è stata istituita con la legge 470 del 1988 ed è il registro dei cittadini italiani che risiedono in un paese straniero per un periodo superiore ai 12 mesi. L’iscrizione all’AIRE è un diritto-dovere del cittadino e dà la possibilità di usufruire di una serie di servizi forniti dalle rappresentanze consolari, nonché di esercitare il diritto di voto (ad esclusione delle elezioni amministrative).
Quasi l’80% dei bolognesi residenti all’estero si concentra in 15 nazioni: Regno Unito (2.093), Brasile (1.848), Stati Uniti (1.591), Francia (1.417), Svizzera (1.216), Germania (1.176), Argentina (1.078), Spagna (1.054), Belgio (481), Australia (349), Venezuela (317), Cile (291), Grecia (286), Paesi Bassi (265) e Repubblica Sudafricana (225).
Dei 17.291 bolognesi residenti all’estero, i giovanissimi fino a 14 anni sono il 18,2% mentre gli over 64 sono solo il 13,8%. I giovani tra i 15 e i 29 anni sono il 16,5% e quelli che hanno tra i 30 e i 44 anni rappresentano il 26,7%. Complessivamente i giovani e adulti tra i 15 e i 44 anni sono il 43,2%. I maggiorenni aventi diritto al voto sono 13.625, cioè il 78,8% degli iscritti all’AIRE del Comune di Bologna.
Tra le principali comunità italiane all’estero, quelle più giovani (con un’età media decisamente inferiore a quella bolognese) si trovano nei Paesi Bassi (33 anni), nel Regno Unito (33,7), in Belgio (36), in Francia (36,8) in Germania (37,6), in Spagna (38,7), in Cile (39,4) e in Australia (39,9). Le età medie più elevate si registrano invece tra gli italiani residenti in Venezuela (49,4 anni) e in Argentina (44).
Fra gli iscritti all’AIRE del Comune di Bologna gli uomini rappresentano il 51,9% e sono la maggioranza soprattutto in Spagna, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito. Le comunità più numerose a maggioranza femminile stanno nella Repubblica Sudafricana, dove le donne sono il 56%, in Grecia (55,9%) e in Argentina (55%).
Oltre la metà dei residenti all’estero (59,3%) non è coniugata. Nei registri AIRE del Comune di Bologna, una famiglia su cinque ha almeno un figlio minorenne (20,7%). Particolarmente elevata è la quota di famiglie con minori residenti in Belgio, dove questa tipologia familiare rappresenta il 28% del totale.
Dallo studio dell’Ufficio Statistica del Comune emerge anche che ben il 59% dei bolognesi residenti all’estero non è nato in Italia. Tra i cittadini italiani che vivono in America Latina la percentuale di nati all’estero risulta assai più elevata della media, in particolare in Cile (91,8%), Brasile (86,5%), Argentina (83,6%) e Venezuela (75,1%); molti i nati all’estero anche tra i connazionali che vivono nella Repubblica Sudafricana (72,9%). Questi dati segnalano che tra i residenti all’estero vi è un rilevante numero di persone che sono iscritte all’AIRE per motivi diversi dall’espatrio, in primo luogo la nascita. Quasi 10.900 residenti all’estero (62,9%) hanno vissuto oltre la metà della propria vita in Italia; in particolare il 45,3% ha vissuto meno di un quarto della propria esistenza fuori dall’Italia. Tuttavia un nutrito gruppo di iscritti all’AIRE del Comune di Bologna non ha mai vissuto in Italia (3.288 persone, pari al 19% dei concittadini residenti all’estero).

















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