Tra i numerosi giovani intenti a riempirsi di schiuma nella pista di una discoteca del comprensorio ceramico reggiano, c’erano anche tre ragazzi che, approfittando del trambusto generato nello schiuma party, si impossessavano sia degli smartphone che delle catenine in oro che strappavano dal collo delle vittime intente a ballare. A scoprirlo i carabinieri della stazione di Casalgrande che con l’accusa di concorso in furto aggravato e continuato hanno arrestato un 20enne e un 18enne residenti a Bibbiano e un 20enne abitante a San Polo d’Enza, ristretti al termine delle formalità di rito a disposizione della D.ssa Maria Rita Paantani, sostituito presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta. A dare l’allarme al 112 dei carabinieri di Reggio Emilia è stata una ragazza 20enne modenese che, accortasi di essere stata derubata del cellulare e avendo notato i tre autori, fuggire su un’autovettura si poneva al loro inseguimento. A causa dell’alta velocità perdeva di vista l’auto dei tre per cui forniva ai carabinieri modello targa e direzione di fuga. In località Veggia i carabinieri di Casalgrande intercettavano l’autovettura oggetto delle ricerche che fermavano, identificando gli occupanti in tre giovani abitanti in Val d’Enza. Sparsi un po’ ovunque, all’interno dell’autovettura, i carabinieri rinvenivano una decina di smartphone e iphone tre dei quali sono risultati essere stati rubati in una discoteca del reggiano ai danni di tre giovani intenti a ballare nello schiuma party tra cui quello della ragazza modenese che aveva lanciato l’allarme. Nel portafoglio del 20enne abitante a San Polo d’Enza venivano rinvenute due catenine in oro giallo con le maglie visibilmente rotte da strappo una delle quali è risultata essere stata strappata a un 16enne impegnato a schiumarsi all’interno della discoteca. Alla luce di quanto accertato i tre giovani venivano tratti in arresto e ristretti a disposizione della Procura reggiana. Su loro adesso si stano indirizzando le attenzioni investigative dei carabinieri di Casagrande che non escludono la responsabilità degli stessi in colpi compiuti con le stesse modalità in altre discoteche dell’Emilia Romagna. Nelle more che le indagini facciano il loro corso i carabinieri di Casalgrande invitano i giovani che la notte scorsa siano stati derubati nella discoteca del reggiano a presentarsi in caserma per ottenere la restituzione di quanto asportato: nelle mani dei militari c’è ancora una collanina e un iphone che attendono i rispettivi proprietari. Singolare la circostanza di un minorenne derubato non voleva denunciare il furto per paura della reazione dei genitori a cui aveva taciuto di essere andato a ballare.
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Reg. Trib. di Modena il 30/08/2001
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