Stamattina l’edificio di via Aspromonte 4 è stato dedicato al dottor Ernestino “Tino” Negri, medico del paese e tra i fondatori di Avis e Noi con Voi di Cavriago. L’inaugurazione della targa è avvenuta alla presenza delle autorità, dei volontari delle due associazioni, di diversi cittadini, medici, ex sindaci e di Carla Franceschi, moglie del medico scomparso nel 2015. Anche la sezione Avis di Cavriago è stata intitolata al dottor Negri.
“Abbiamo deciso, insieme ad Avis e a Noi con Voi, – ha detto il sindaco Paolo Burani – di dedicare questo edificio al dottor Negri perché non esiste luogo più significativo a Cavriago per ricordare ciò che lui ha fatto e ciò che ha rappresentato per la nostra comunità. Qui si trovano gli ambulatori dell’Ausl con alcuni servizi socio sanitari territoriali e le sedi di Avis e Noi con Voi. Si trovano riassunti in questo edificio gli impegni di una vita del dottor Negri”. Medico di base, medico condotto, come si diceva una volta, per tanti anni. “Un servizio – ha proseguito il primo cittadino – svolto senza risparmiarsi, instancabile, sempre professionale, competente e rigoroso”. Ogni cittadino cavriaghese ha ricordi di questa sua opera. “Si può dire che ha davvero curato un’intera comunità”. Burani ha ricordato poi l’importante impegno nel mondo del volontariato, fondando le due associazioni del paese. “Ha voluto mettere a disposizione del suo paese, la grande esperienza accumulata come medico e come dirigente della sanità pubblica. Un uomo, un cittadino, che vogliamo ricordare e omaggiare e che vogliamo porre come esempio di come si vive e lavora in una comunità, portando ognuno il proprio contributo nel lavoro e nella vita sociale”.
La parola è passata poi a Giovanna Iemmi, presidente di Avis Cavriago: “Il dottor Negri ha fatto davvero tanto, ecco perché oggi abbiamo pensato di intitolare la sezione di Cavriago a lui”. Ines Paterlini, presidente di Noi con Voi ha detto: “Se oggi la nostra associazione esiste lo dobbiamo al dottor Negri che c’è sempre stato, non solo come presidente, ma anche come volontario. Grazie di cuore”.
Infine la moglie Carla Franceschi ha scoperto la targa affissa sopra l’edificio. E ha fatto seguito un lungo applauso dei presenti.