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Identificazione precoce degli stati mentali a rischio di psicosi: introduzione all’uso del CAARMS

Il Dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche dell’Azienda Usl di Reggio Emilia ha organizzato nei mesi di aprile e maggio un corso di formazione rivolto agli operatori di tutti i dipartimenti di salute mentale della regione Emilia-Romagna, intitolato “Identificazione precoce degli stati mentali a rischio di psicosi: introduzione all’uso del “Comprehensive Assessment of at-risk Mental States” (CAARMS)”.

La particolare competenza clinica, maturata attraverso cinque anni di lavoro sul campo dai professionisti del dipartimento di Reggio Emilia nell’ambito della diagnosi precoce degli stati mentali a rischio di psicosi, è stata riconosciuta a livello regionale e si è concretizzata con la richiesta ufficiale di questa specifica formazione che ha ottenuto un notevole apprezzamento da parte dei professionisti della neuropsichiatria infantile e della salute mentale adulti della Regione Emilia-Romagna che hanno partecipato numerosamente al corso.

A partire dal 2007 il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Ausl di Reggio Emilia (DSM-DP) ha lavorato in collaborazione con la PACE Clinic di Melbourne (Australia) per sviluppare la versione italiana della CAARMS (“Comprehensive Assessment of At-Risk Mental States”), un nuovo strumento diagnostico per il riconoscimento degli “stati mentali a rischio” che precedono l’esordio psicotico vero e proprio. Dalla fine del 2012, all’interno del “Progetto Regionale Esordi Psicotici” promosso dalla Regione Emilia-Romagna, il DSM-DP di Reggio Emilia ha inserito in tutti i centri di salute mentale della provincia un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale volto al riconoscimento e al trattamento precoce degli esordi psicotici e degli stati mentali a rischio di psicosi, strutturato secondo le principali linee guida internazionali.

Questo intervento precoce, rivolto in particolare a una popolazione giovane di età compresa tra i 13 e i 35 anni, ha coinvolto attivamente sia le strutture ambulatoriali dipartimentali della neuropsichiatria infantile che quelle della salute mentale per gli adulti. Esso consiste anzitutto in un monitoraggio nel tempo del quadro clinico, cui si associano, oltre alle eventuali cure farmacologiche, un trattamento psicologico individuale di tipo cognitivo-comportamentale (fase-specifico), sessioni di psicoeducazione rivolti al paziente e ai familiari e un trattamento intensivo rivolto alla riabilitazione precoce.

I disturbi psicotici si caratterizzano per una grave compromissione del rapporto con la realtà, che il più delle volte si manifesta sotto forma di deliri, allucinazioni, comportamento disorganizzato e ritiro sociale, ed hanno spesso una fase anticipatoria che può durare anche diversi anni che è caratterizzata da esperienze psichiche più sfumate e non sempre facilmente identificabili.

Il riconoscimento di questa condizione di stato mentale a rischio consente di mettere in atto opportune strategie terapeutiche e di monitoraggio, che possono ridurre il rischio di transizione verso il vero e proprio stato di malattia, modificando in senso migliorativo la prognosi del disturbo e di conseguenza la traiettoria esistenziale di questi giovani.

















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