“Siamo soddisfatti: non c’è stato alcuno stop alla nostra legge regionale, né è stato messo in discussione l’obbligo vaccinale che abbiamo introdotto per l’iscrizione agli asili nido e ai servizi educativi e ricreativi, pubblici e privati, dell’Emilia-Romagna. Siamo quindi più che mai convinti nel voler portare avanti questa che per noi, lo ribadiamo, è una misura di tutela della salute pubblica e di tutti i bambini, a partire dai più deboli ed esposti. E siamo orgogliosi di aver aperto la strada a livello nazionale, attivandoci su un tema ora nell’agenda del Governo e di altre Regioni, che guardano al nostro modello”.
Così l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, dopo l’ordinanza del Tribunale amministrativo regionale dell’Emilia-Romagna che in merito ai ricorsi presentati da una trentina di famiglie e dal Codacons, contrari all’applicazione della legge regionale che prevede l’obbligo vaccinale per l’iscrizione ai nidi, ha chiesto al Ministero della Salute di avere, entro 45 giorni, una relazione in particolare sulla divisione di competenze tra Ministero stesso, AIFA, Istituto superiore di sanità e Regioni in ordine all’assenza in commercio del solo vaccino monodose antidifterico, aggiornandosi al 13 giugno.
“Quanto al Codacons- afferma Venturi- il suo presidente rivolta la frittata parlando di una loro vittoria inesistente: non c’è alcuna sospensiva, i provvedimenti in essere sono perfettamente esecutivi e noi, lo ripeto, andiamo avanti. E bisogna evitare qualsiasi speculazione su un argomento che è la salute dei bambini, i primi a dover essere protetti, specie se piccoli d’età, ovvero la popolazione infantile più fragile. Ribadiamo il fatto che ci siamo mossi sulla base dei dati sulle vaccinazioni che, come noto, in Emilia-Romagna sono scesi ben al di sotto delle soglie di sicurezza sancite dall’Oms e sulla base delle certezze acquisite dalla letteratura scientifica e dalle autorità sanitarie nazionali e mondiali. Ora- prosegue- aspettiamo il chiarimento del Ministero rispetto all’approvvigionamento del singolo vaccino antidifterico; pur non avendo, a differenza del livello nazionale, competenza diretta, siamo impegnati da tempo per poterlo reperire sul mercato, impegno che ovviamente prosegue”.
“Al momento- sottolinea infatti l’assessore- sulla base delle licenze attuali è possibile reperire singolarmente tre dei quattro vaccini obbligatori – tetano, poliomelite, epatite B – ma non la difterite, e possono essere solo il Ministero e le autorità sanitarie nazionali a intervenire per avere nuove e diverse produzioni, non la Regione. In Emilia-Romagna, da calendario nazionale, offriamo il vaccino esavalente, che contiene le quattro vaccinazioni obbligatorie più due raccomandate contro la pertosse e la meningite, malattie molto pericolose che possono avere gravi conseguenze, in particolare nel primo anno di vita (e i vaccini associati, come l’esavalente, non aumentano il rischio di effetti collaterali). Ma, lo ripeto- chiude Venturi- continuiamo ad attivarci per avere vaccini ad hoc e permettere a quei genitori, che come sottolinea anche il Tar sono ‘in numero ridotto ma non trascurabile’, di completare le vaccinazioni somministrando le sole per le quali è previsto l’obbligo normativo”.