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Parte la maratona di consultazioni in vista della revisione della legge regionale sul sistema di protezione civile

Scrivere, insieme, le nuove pagine del volontariato della Protezione civile in Emilia-Romagna, valorizzando le buone prassi diffuse sul territorio.

Questo, spiega l’assessore regionale Paola Gazzolo, l’obiettivo degli Stati generali del volontariato di Protezione civile, che saranno aperti ufficialmente il prossimo 25 marzo con una giornata di lancio in simultanea nelle diverse province. Il percorso porterà alla revisione della legge regionale 1/2005, che disciplina il sistema di Protezione civile dell’Emilia-Romagna, e punta a coinvolgere i 16.428 volontari del sistema regionale (3.012 a Modena, 2.685 a Reggio Emilia, 2.565 a Bologna, 2.542 a Parma, 1.856 a Forlì-Cesena, 1.366 a Ferrara, 1.061 a Rimini, 707 a Piacenza e 634 a Ravenna), organizzati in 354 associazioni locali, 7 associazioni regionali e 9 coordinamenti e consulte provinciali.

“A gennaio si sono costituiti i gruppi di lavoro- sottolinea l’assessore Gazzolo- composti da tecnici dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e dai volontari indicati dalle associazioni. Ogni gruppo sta approfondendo i temi che saranno al centro del lavoro al via a partire da sabato, per giungere ad una sintesi di proposte da presentare agli Stati Generali del volontariato di protezione civile emiliano-romagnolo del prossimo 27 maggio prossimo. Quella giornata speciale sarà anche l’occasione per ringraziare tutti i volontari che sono stati impegnati nell’emergenza del sisma che ha colpito dell’Italia centrale”.

“Gli Stati generali- aggiunge il presidente del Comitato regionale del volontariato, Volmer Bonini- sono una grande opportunità che non dobbiamo perdere. Nelle prossime settimane le associazioni e i gruppi comunali saranno impegnati a illustrare e discutere sul territorio le varie tematiche al centro del dibattito perché ogni volontario possa contribuire a disegnare il futuro del volontariato di protezione civile”.

Gli Stati generali della protezione civile dell’Emilia-Romagna

L’Emilia-Romagna ha disciplinato il sistema regionale di protezione civile con la legge 1/2005. Quelle norme hanno costruito il sistema regionale della protezione civile, ispirato ai principi di integrazione, coordinamento e pianificazione.

Gli Stati generali sono la prima tappa del percorso di riforma della legge 1 che la Regione vuole realizzare mettendo in campo le migliori proposte e coinvolgendo tutti i portatori di interessi e, in particolar modo, del mondo del volontariato.

Le tappe

Con la giornata del 25 marzo si apre la fase di consultazione e confronto per raccogliere idee e proposte sui quattro temi individuati: l’attivazione della colonna mobile regionale e l’organizzazione del volontariato; la sicurezza, il controllo e la vigilanza sanitaria; la formazione, comunicazione e informazione sulle attività di protezione civile.

Il percorso partecipativo sarà lanciato in tutta la regione con diversi incontri sui territori, aperti ai rappresentanti delle associazioni iscritte nell’elenco regionale del volontariato e anche ai contributi di Prefetture ed Enti locali.

Gli Stati generali del volontariato di protezione civile si concluderanno sabato 27 maggio con un grande appuntamento regionale.

Per consentire il più ampio accesso a tutti i documenti e dare informazioni in tempo reale, la Regione Emilia-Romagna ha aperto uno spazio sulla piazza virtuale della piattaforma web “Io partecipo”.

















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