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Bologna Fiere, la Città metropolitana rinuncia al diritto di opzione riservato ai soci per la sottoscrizione di nuove quote

La Città metropolitana non eserciterà il diritto di opzione riservato ai soci per la sottoscrizione di nuove quote del capitale sociale di BolognaFiere. La società procederà infatti all’aumento di capitale mediante l’emissione di 20 milioni di azioni ordinarie del valore nominale 1 euro ciascuna.

La decisione è contenuta nella delibera approvata oggi pomeriggio dal Consiglio metropolitano con 14 voti a favore (Pd e Rete Civica) e 3 astenuti (Uniti per l’Alternativa e Movimento 5 Stelle).

Il diritto di opzione rappresenta un diritto individuale attribuito a ciascun azionista in proporzione al numero di azioni possedute con l’obiettivo di mantenere inalterata la percentuale di azioni e di voti con cui il socio partecipa alla società, in modo tale da non modificare la struttura della compagine sociale.

Il termine per l’esercizio del diritto di opzione e di prelazione sull’eventuale inoptato, con contestuale versamento del 25% del valore delle nuove azioni sottoscritte da ciascun socio è fissato per il 31 marzo 2017, mentre il versamento del 100% del valore delle azioni è dovrà avvenire entro il 30 settembre 2017.

Al termine della procedura di aumento di capitale il capitale sociale di BolognaFiere passerà da 93.780.000 euro a 113.780.000. L’aumento proposto costituisce quindi il 21,33% del capitale sociale attuale e, ad operazione perfezionata, qualora l’aumento venga integralmente sottoscritto, le azioni di nuova emissione costituiranno il 17,58% del nuovo capitale sociale.

Il diritto di opzione riservato alle 144.288 azioni proprie di BolognaFiere, viene attribuito proporzionalmente agli altri soci. In particolare il numero delle azioni complessivamente sottoscrivibili proporzionalmente da parte della Città metropolitana di Bologna corrisponde a 2.574.217 euro.

“La Città metropolitana – ha sottolineato Giampiero Veronesi, consigliere metropolitano con delega a Bilancio, Finanze, Patrimonio e Società partecipate – condivide l’aumento di capitale sociale ed è pienamente consapevole della necessità di contribuzione da parte dei soci per sostenere il progetto di rilancio e sviluppo del quartiere fieristico, nonché dell’importanza che la società, perseguendo fini di interesse generale per lo sviluppo economico del territorio, venga gestita in modo economicamente sostenibile. Occorre tuttavia – ha concluso Veronesi – tenere conto dell’attuale contesto normativo volto alla riduzione delle risorse disponibili da parte degli Enti pubblici locali e quindi della Città metropolitana di Bologna e delle complessive disponibilità di bilancio dell’Ente, che non ci consentono nostro malgrado di esercitare il diritto di opzione connesso all’aumento di capitale sociale”.

Un volta conclusa positivamente la procedura di aumento di capitale la percentuale di partecipazione della Città metropolitana di Bologna scenderà dall’attuale 12,85%, al 10,59% del nuovo capitale sociale, mantenendo sempre il medesimo numero di azioni.

















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