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Contribuzioni studentesche: a Unibo si cambia

Una “no tax area” fino a 23.000 euro di ISEE, con esonero totale dei contributi studenteschi per iscriversi a qualunque corso di laurea; una serie di riduzioni progressive pensate per agevolare le famiglie con redditi medio-bassi; abolizione della tassa di laurea e riduzione dei costi di accesso ai test di ammissione. Sono queste le misure principali della proposta di modifica del sistema di contribuzioni studentesche a cui sta lavorando l’Alma Mater.

Si migliora in tal modo notevolmente la quota di esenzione prevista a 13.000 euro della legge di stabilità 2017 per gli studenti fino a un anno fuori corso e che abbiano acquisito 10 crediti formativi se iscritti al secondo anno o 25 crediti formativi se iscritti ad anni successivi.

È un impegno che l’Ateneo ritiene di poter raggiungere anche attraverso la collaborazione di un gruppo di lavoro costituito ad hoc nell’ambito del consiglio degli studenti.

Sopra la soglia dei 23.000 di ISEE partono inoltre una serie di riduzioni a favore degli studenti, senza differenze tra corsi di laurea e con una progressività più marcata rispetto a quanto imposto dalla legge di stabilità, nell’obiettivo di assicurare equità di trattamento anche per le fasce di popolazione con redditi medi (rispetto all’attuale sistema di contribuzione, sono particolarmente avvantaggiate le famiglie con redditi ISEE fino a 33.000,00).

Il costo previsto (sono stimati 5 milioni di euro in meno di entrate studentesche) potrà essere assorbito attraverso un aumento del 5% degli importi massimi di contribuzione, comprensivo del periodico adeguamento al tasso di inflazione (per il 2017 pari all’1,5%).  In termini reali, considerate le altre misure di risparmio proposte, l’incremento degli importi massimi si aggira intorno al 3%. Inoltre, questo incremento non si applicherà ai corsi di laurea che hanno attualmente livelli di contribuzioni studentesche sensibilmente più alti: tutti i corsi internazionali, i corsi di laurea in Mediazione linguistica interculturale e di laurea magistrale in Interpretazione, i corsi di laurea e di laurea magistrale in Biotecnologie e il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Odontoiatria.

Non essendo ad oggi disponibile una mappatura delle posizioni reddituali delle famiglie degli studenti sulla quale effettuare simulazioni sul numero dei beneficiari delle diverse misure, la proposta sarà attuata in via sperimentale per un anno. Per entrare in vigore, la manovra sarà sottoposta al parere del Consiglio Studentesco (17 marzo) e del Senato Accademico  (21 marzo) ed essere poi approvata dal Consiglio di Amministrazione (28 marzo).

















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