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Telecamere mobili a Modena contro l’abbandono dei rifiuti

Sono studiate per essere collocate sul territorio in modo discreto e dotate di infrarossi per riprese nitide anche di notte le tre telecamere mobili che entrano in servizio in questi giorni a Modena, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti.

I tre apparecchi, che arricchiscono la dotazione di strumenti a disposizione dell’Amministrazione comunale per combattere i reati ambientali, sono impiegati sul territorio in modo da monitorare, nel rispetto della normativa sulla privacy in materia di videosorveglianza, le aree più soggette a fenomeni di abbandono o di frequenti errori nel conferimento di rifiuti e saranno posizionate a rotazione nei diversi quartieri. Le telecamere sono resistenti alle intemperie e si caratterizzano per l’elevata qualità delle registrazioni anche in condizioni di scarsa luminosità. Inoltre i sensori di avvicinamento avviano la registrazione solo quando viene rilevato un movimento nel campo visivo dei dispositivi rendendoli di fatto delle vere e proprie “fototrappole” che possono essere mimetizzate nell’ambiente, in modo da inquadrare i punti di più frequente abbandono.

Come spiega l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni, “si tratta di uno strumento in più che si aggiunge all’attività di controllo della Polizia Municipale e delle Guardie ecologiche Volontarie e di Legambiente, che svolgono anche un’importante azione di formazione, e alle campagne di sensibilizzazione realizzate in collaborazione con il Gruppo Hera. In questo caso puntiamo a combattere in modo mirato l’abbandono volontario dei rifiuti che, voglio ricordarlo, è un illecito grave”.

Nel corso dell’ultimo anno, sulla base delle convenzioni stipulate con l’Amministrazione, Gev e Gel hanno avviato diverse iniziative di formazione e tutoraggio rivolte a cittadini e imprese e di presidio del territorio. Le attività di controllo hanno portato a multare i comportamenti scorretti: le guardie ecologiche hanno infatti elevato ottanta sanzioni, 49 a imprese e 31 a privati cittadini.

L’entità della sanzione varia in base alla gravità del comportamento scorretto e può arrivare fino a 900 euro nei casi di abbandono o di errato conferimento di rifiuti urbani pericolosi (per esempio pile, batterie, vernici ma anche elettrodomestici come tv, monitor, frigoriferi e condizionatori). L’esposizione di rifiuti ingombranti negli orari non consentiti e l’abbandono di rifiuti urbani non pericolosi possono comportare una multa fino a un massimo di 500 euro, ed è punito con una sanzione massima della stessa entità anche il conferimento di rifiuti nel territorio di un Comune diverso da quello nel quale si risiede.

















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