Anche le imprese modenesi prive di rappresentanti sindacali potranno tassare il premio di risultato aziendale al 10 per cento, con un beneficio fiscale per i lavoratori.
La detassazione del salario variabile è prevista dall’accordo sottoscritto tra Cgil Modena, Cisl Emilia Centrale, Uil Modena-Reggio e Confindustria Modena. «Tale accordo – spiegano i sindacati – affida alle parti sociali un ruolo propulsivo per agevolare, in particolare nelle imprese nelle quali non è presente la rappresentanza sindacale, l’introduzione di forme di salario variabile legato ai risultati aziendali, cioè incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione. Del resto i contratti nazionali, a conferma del modello della contrattazione basato su due livelli, tendono a valorizzare la contrattazione di secondo livello e l’introduzione di forme di welfare contrattuale. Con questa intesa sarà più facile costruire un premio di risultato aziendale al quale sarà applicata un’imposta sostitutiva secca del 10 per cento, con un notevole risparmio fiscale per i lavoratori».
Cgil Cisl Uil sottolineano che l’accordo sottoscritto con Confindustria Modena è uno strumento ulteriore per incentivare le risorse umane e le professionalità, incrementare la produttività e l’efficienza, ma anche per dare rappresentanza ai lavoratori che oggi ne sono privi.
«In un momento in cui le parti sociali sono impegnate a completare la ricerca di nuovi assetti contrattuali, l’intesa raggiunta a Modena tra sindacati e Confindustria – concludono Cgil Cisl Uil – favorisce le relazioni industriali, la partecipazione dei lavoratori e la competitività delle imprese».
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