La forte campagna di sensibilizzazione portata avanti da mesi dai carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia con continui inviti a diffidare degli estranei e chiamare il 112, sta portando sul piano preventivo i dovuti risultati. Nonostante oramai siano numerosi i casi sventati grazie alla forte sensibilizzazione esercitata in tutta la provincia dai carabinieri continua ad imperversare la truffa del falso avvocato e del sedicente Maresciallo che attraverso pretestuose telefonate, effettuate esclusivamente a persone anziane, in maniera convincente chiedono soldi e preziosi per ottenere risarcimenti su inesistenti incidenti stradali causati dai figli delle vittime. Ben 3 colpi sventati tra le 12,30 e le 14,00 dalle potenziali vittime che hanno chiamato il 112. Nel mirino tre anziani due abitanti in centro storico (un 75enne di Via Blasmatorti e una 80enne di via dell’Erba) che non sono stati raggirati grazie al fatto che gli stessi, come consigliato da mesi dai Carabinieri, hanno chiamato il 112 evitando di consegnare nelle mani dei malviventi svariate migliaia di euro. Nel caso di un’ottantenne abitante in Via Fanti i malviventi dopo oltre un’ora al telefono hanno quasi convinto la donna a consegnare soldi e preziosi ai falsi carabinieri che avevano ipotizzato l’arresto del figlio a seguito di un incidente stradale. Tuttavia la donna allorquando i farabutti si sono presentatisi sotto casa millantando di essere prima di aprire ha chiamato il 112 mettendo in fuga i malviventi.
Un fenomeno delittuoso quello delle truffe ai danni di anziani che pare non vuole arrestarsi nonostante gli impegni in campo preventivo che da tempo sta vedendo i Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Emilia portare avanti in maniera insistente una mirata attività informativa finalizzata alla prevenzione di queste truffe. Per questo i carabinieri non abbassano la guardia e fermo restando le risultanze investigative su tutti questi casi invitano gli anziani ad alzare il livello di guardia e continuare a chiamare il 112 allorquando ricevono analoghe richieste da parte di falsi appartenenti all’arma o all’ordine forense.