Si stringe il cerchio attorno all’automobilista che, sabato scorso, ha innescato un tamponamento a catena su viale Piave, per poi darsi alla fuga senza verificare le condizioni dei feriti. L’incidente è avvenuto alle 13 dello scorso 14 gennaio, all’altezza del civico 47.
Una Opel Corsa, guidata da una donna sulla cinquantina, ha innescato un tamponamento con altre due auto, una Peugeot e una Dacia: nonostante la carambola e una vistosa perdita di liquidi dal radiatore, la donna, dopo qualche istante di esitazione, ha ingranato la prima e si è dileguata nel traffico. Il conducente e il passeggero della Peugeot, lievemente feriti, sono stati medicati al Pronto soccorso. Gli indizi in possesso degli agenti della Municipale lasciano prevedere una rapida risoluzione della vicenda.
È stato invece rintracciato l’uomo che, alla guida di un furgone, era stato coinvolto in un altro incidente con soli danni alle vetture, verificatosi martedì 16 gennaio alle 18 in via Newton all’altezza dell’intersezione con via Palladio. L’uomo, un cinquantenne residente in città, si era allontanato dal luogo dell’incidente dopo un diverbio con la controparte senza fornire le proprie generalità. Grazie a un numero parziale di targa, annotato da un testimone, gli agenti della Polizia municipale sono tuttavia riusciti a risalire al mezzo, e di conseguenza al conducente.
L’abitudine, purtroppo ancora oggi diffusa, di darsi alla fuga dopo un incidente così come il numero di automobilisti che riescono a farla franca sono in diminuzione, anche grazie alle nuove tecnologie e alla frequente presenza di telecamere che riprendono, anche parzialmente, la strade. Nel solo 2016, su poco più di 30 incidenti stradali con fuga del responsabile, sono state 23 le vetture rintracciate, grazie alle indagini della Polizia municipale. Sono invece una decina le vetture coinvolte in incidenti stradali con soli danni materiali, riuscite a sfuggire alle indagini degli agenti.
