La cerimonia è avvenuta in occasione del 220°Anniversario della nascita del Tricolore. Il Capo dello Stato ha visitato il nuovo Museo del Tricolore con la mostra ’90 artisti per una Bandiera’. Prima gli Onori militari e l’Alzabandiera in piazza Prampolini. Poi l’incontro al teatro Municipale Romolo Valli
“I valori e i principi contenuti nella Costituzione siano anche i vostri valori e principi nella vostra vita privata e collettiva perché possiate essere i protagonisti di domani”, ha detto oggi il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi agli studenti intervenuti a Reggio Emilia in Sala del Tricolore in occasione delle celebrazioni del 220° Anniversario della nascita del vessillo nazionale, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Ogni anno in questa sala, dove i patrioti delegati delle città di Reggio, Modena, Bologna, Ferrara nel 1797 diedero vita alla Repubblica Cispadana e a una bandiera dai colori verde, bianco, rosso che per la prima volta fu riconosciuto come vessillo di uno Stato, abbiamo la tradizione di consegnar copia della Costituzione agli studenti – ha proseguito Vecchi – perché pensiamo ci sia un legame tra l’impegno dei giovani del 1797 e i giovani costituenti del dopoguerra: Nilde Iotti, Giuseppe Dossetti e Meuccio Ruini. Ai ragazzi di oggi dico che viviamo in un tempo difficile, caratterizzato da guerre, terrorismo, da una globalizzazione che spesso è portatrice di diseguaglianze. Ma le grandi conquiste della libertà sono sempre state frutto di grande impegno e della difesa degli ideali perché come disse Carducci in visita a Reggio: ‘l’Italia è rinata grazie alla forza delle sue idee’. Possano quindi i valori contenuti nella Costituzione essere il vostro riferimento”.
A ricevere copia della Costituzione italiana sono state le delegazioni di studenti delle scuole Liceo scientifico Aldo Moro di Reggio Emilia, Istituto di istruzione superiore Cattaneo-Dall’Aglio di Castelnovo né Monti, Istituto comprensivo Leonardo Da Vinci, Istituto comprensivo Galileo Galilei, Istituto comprensivo Pertini 1 e Pertini 2.
In Sala del Tricolore – così come nell’incontro successivo al teatro Municipale Romolo Valli – erano presenti, insieme con studenti, sindaci reggiani e altre autorità, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il presidente della Provincia Giammaria Manghi.
Il sindaco ha poi donato il Primo Tricolore al presidente della Repubblica, nella Sala rossa del Municipio, dove il Capo dello Stato ha firmato l’Albo d’oro del Comune di Reggio Emilia.
Poco dopo, il presidente Sergio Mattarella ha fatto visita al Museo del Tricolore, in palazzo Casotti, attiguo alla Sala del Tricolore e al Municipio: ai nuovi spazi al piano terra inaugurati alla sua presenza e alla mostra d’arte contemporanea ’90 artisti per una Bandiera’ qui allestita, ispirata al Tricolore e ai vessilli ‘pardi’ della bandiera italiana, e alle altre due sezioni al primo e secondo piano, con testimonianze, cimeli, documenti e opere d’arte di epoca Napoleonica e Risorgimentale. La nuova sezione del Museo, insieme con le altre due, è stata aperta al pubblico oggi pomeriggio.
Al teatro Municipale Romolo Valli, si sono svolti i discorsi del sindaco Luca Vecchi, degli stessi presidenti Bonaccini e Manghi, la prolusione del professor Ernesto Galli della Loggia e il saluto dello stesso presidente della Repubblica.
La consegna della Costituzione alle nuove generazioni in Sala del Tricolore era stata anticipata dalla cerimonia svoltasi in piazza Prampolini: gli Onori militari al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quelli al gonfalone della città di Reggio Emilia decorato di Medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza e la lotta di Liberazione e alla bandiera di guerra del Reggimento Genio ferrovieri, ai gonfaloni di Regione Emilia-Romagna e Provincia.
Gli Onori militari al presidente della Repubblica sono stati resi dalla Banda della Brigata paracadutisti ‘Folgore’ e da una Compagnia d’onore interforze composta da plotoni di: Reggimento Genio ferrovieri di Castelmaggiore (Bologna), Marina militare del Comando marittimo Nord di La Spezia, Aeronautica militare della prima Brigata aerea operazioni speciali di Cervia (Ravenna), Arma dei Carabinieri del quinto Reggimento Carabinieri Emilia-Romagna di Bologna, Guardia di finanza del Comando provinciale di Reggio Emilia.
Erano presenti in piazza i labari e i medaglieri delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, la bandiera dei Mutilati e invalidi di guerra dell’Emilia-Romagna, il medagliere dell’istituto del Nastro azzurro (associazione dei decorati al valor militare).
Presente anche il gruppo storico della Guardia civica di Reggio Emilia, in uniformi di foggia tipica dell’epoca napoleonica, ricostruite dall’Associazione nazionale Comitato Primo Tricolore.
Assai suggestivo è stato inoltre il defilamento del Drappo Tricolore per le vie del centro storico di Reggio Emilia, durante la mattinata, portato da centinaia ragazzi di reggitori: evento promosso da Associazione nazionale reduci di prigionia (Anrp) e Lions Club.
Il Drappo era lungo 1797 metri (cifra che coincide con l’anno di nascita del Tricolore) e largo 4,80 metri; la superficie era di oltre 8.600 metri quadrati; il peso di circa 500 chilogrammi. L’avancorpo del corteo era composto da: una banda, un plotone della Guardia Civica reggiana nella divisa del 1797; il labaro dell’Associazione nazionale reduci di prigionia (Anrp); il guidone del Distretto e dei Distretti che intendono partecipare e i guidoni dei Lions Clubs; Labari, Bandiere e Stendardi delle Associazioni d’Arma e di altri Sodalizi e i Gruppi organizzati con le rispettive insegne. Il corteo si dispiegava per una lunghezza di circa 2.000 metri.