Il Comune di Bologna, come da delibera approvata dal Consiglio comunale il 28 novembre scorso, ha aperto ieri, lunedì 2 gennaio 2017, il bando per l’assegnazione di posteggi su area pubblica nel territorio comunale per le attività di commercio, artigianato, somministrazione e vendita di quotidiani e periodici, e per i posteggi riservati ai produttori agricoli. Nel primo giorno di apertura del bando sono già arrivate alcune domande. La scadenza del bando è fissata al prossimo 31 gennaio. Le domande possono essere presentate esclusivamente on line utilizzando la piattaforma IperSUAP. Qui tutte le informazioni.
Il Comune di Bologna procede dunque nel percorso definito dal decreto legislativo 59/2010 (che ha dato attuazione alla Direttiva Servizi del Parlamento Europeo, la cosiddetta “Bolkenstein”) e dall’Intesa attuativa del 2012, che ha dato il via agli atti adottati dalla Conferenza Unificata, dalle Regioni e dagli Enti locali. In questo percorso si inserisce il Decreto “Milleproroghe”, pubblicato il 30 dicembre 2016 sulla Gazzetta Ufficiale, nel quale si determina al comma 8 una proroga al 31 dicembre 2018 delle concessioni commerciali su area pubblica. Trattandosi di un Decreto Legge, la norma dovrà essere oggetto di conversione da Parlamento entro i successivi 60 giorni dalla pubblicazione e dunque occorre tenere presente che la norma stessa potrebbe essere in questa fase modificata. Nel frattempo la Regione Emilia-Romagna ha diramato a tutti i Sindaci e alle associazioni di categoria una comunicazione che riassume la situazione attuale e segnala ai Comuni che sul piano tecnico sono possibili due scenari: interrompere la pubblicazione dei bandi oppure procedere nel percorso definito riservandosi di sospendere o revocare successivamente la procedura e gli atti conseguenti in autotutela, qualora fossero confermate sopravvenute ragioni per farlo. Alle attuali condizioni, interrompere la pubblicazione dei bandi introduce il rischio di esporsi a conseguenze e costi eventualmente esposti dagli aventi causa: le concessioni infatti scadrebbero comunque tra maggio e settembre di quest’anno e non ci sarebbe il tempo materiale per riproporre il bando. Per queste ragioni il Comune di Bologna procederà secondo il percorso già approvato.