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“La via Zamboni” domenica 11 dicembre è dedicato alla Scienza il terzo appuntamento del programma ideato da Comune e Università di Bologna

Domenica 11 dicembre la Scienza sarà protagonista del terzo appuntamento di “La via Zamboni”, il programma di eventi culturali ideato da Comune e Università di Bologna nell’ambito del Protocollo d’intesa per la valorizzazione della zona universitaria e realizzato con ben 14 istituzioni culturali pubbliche e private che hanno sede sulla via.

Il progetto nei suoi primi due appuntamenti del 23 ottobre e del 13 novembre, dedicati rispettivamente all’Arte e alla Musica, ha registrato un ottimo successo: sono infatti circa 15 mila gli ingressi registrati nelle sedi coinvolte nel programma ed è stato importante il flusso di persone che ha frequentato la zona Universitaria in queste prime due domeniche e apprezzato le proposte culturali messe in campo da una rete di soggetti decisa a collaborare con Comune e Università alla riqualificazione di una delle zone più belle della città, con l’obiettivo di riportare i cittadini a riappropriarsene e a viverla con tranquillità.

“Non ci fermiamo qui – afferma l’assessore alla Cultura Bruna Grambarelli – Il percorso che ha portato alla realizzazione di queste prime tre giornate de “La via Zamboni” si evolverà ancora nei prossimi mesi, con un lavoro di programmazione, ma soprattutto di attenzione e cura verso la zona universitaria. Un percorso, questo che parallelamente alla realizzazione della rassegna Zambè, la scorsa estate e di questo ciclo di appuntamenti domenicali, ha impegnato Comune e Università nella preparazione dell’ampio progetto europeo “Rock”, il cui esito favorevole assegnerà a Bologna un finanziamento di circa 2milioni di euro per l’attivazione di una serie di azioni di rigenerazione urbana guidata dalla valorizzazione del patrimonio culturale, che si svolgeranno nei prossimi anni e che coinvolgono una vasta rete di stakeholder locali”.

Per questo terzo appuntamento il focus dedicato alla Scienza prevede un ricchissimo programma di attività gratuite e, come sempre, dedicate ad un pubblico trasversale. In primo piano gli scienziati dell’Università di Bologna, eccellenze internazionali in ambito scientifico, che saranno protagonisti di ben 12 conferenze tra fisica, astronomia, medicina, matematica e speleologia.

Tra i tanti relatori ricordiamo:

Vincenzo Balzani, popolarissimo accademico dei Lincei e professore emerito dell’Alma Mater, autore di 500 pubblicazioni su riviste internazionali e di autorevoli studi sui motori molecolari riconosciuti in tutto il mondo. Alle 16.30 presenterà all’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti la conferenza dal titolo “Energia e risorse per l’astronave Terra”, sul tema delle energie rinnovabili, dell’insostenibilità dell’uso di combustibili fossili e della pratica dell’usa e getta;

Claudio Franceschi, professore emerito di Immunologia all’Università di Bologna, è stato il pioniere degli studi sui centenari in Italia e nel mondo, contribuendo in maniera fondamentale agli studi sulla biologia e la genetica dell’invecchiamento e della longevità umana. Alle 11.30 a Palazzo Magnani presenterà la conferenza “Diventiamo padroni della nostra salute e del nostro invecchiamento”, sulle nuove ricerche legate proprio alla longevità.

Antonio Zoccoli, ordinario di Fisica all’Università di Bologna e vicepresidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che a Palazzo Magnani alle 17.30 presenterà un intervento dal titolo “Esploratori dell’universo. L’avventura scientifica di LHC”, incentrato sull’esperienza dell’acceleratore LHC che ha permesso la scoperta del bosone di Higgs.

Francesco Sauro, speleologo e professore dell’Università di Bologna, tra i tra i dieci giovani che, secondo il settimanale inglese Time, che gli ha recentemente dedicato la copertina, più incidono sul cambiamento del pianeta a livello mondiale. Alle 10.30 a Palazzo Malvezzi propone “Il continente buio: la frontiera dell’esplorazione e della ricerca nel mondo sotterraneo”, un talk sul vasto complesso di grotte e condotti sotterranei che rappresenta un immenso archivio del tempo dal quale geologi e biologi estraggono fondamentali informazioni sul clima del passato e sull’evoluzione degli organismi.

Oltre alle conferenze il programma (in allegato) prevede, come di consueto, anche le popolarissime visite guidate gratuite (a prenotazione obbligatoria su http://laviazamboni.eventbrite.com), molte delle quali, anche per questo terzo appuntamento de “La via Zamboni”, sono pensate per coinvolgere bambini e famiglie e che in questa occasione si snoderanno perlopiù tra le molte sedi del Sistema Museale di Ateneo, che domenica 11 dicembre saranno tutte aperte gratuitamente. Sempre ai bambini sono dedicate le due passeggiate, alle 10.30 e alle 15, di Pedibus alla scoperta dei musei e dei luoghi della Scienza, e i particolari laboratori in programma all’Orto Botanico, al Museo Ebraico e al Museo di Anatomia Comparata

Inoltre, anche la collaborazione della Fondazione Marconi è arrivata puntuale per questo appuntamento dedicato alla Scienza, arricchendo il programma con una speciale postazione con apparati radioattiva dalle 14 alle 19 a palazzo Malvezzi, dove alle 15 si potrà assistere anche alla conferenza dal titolo “Guglielmo Marconi. Il pioniere del wiereless” a cura di Barbara Valotti, direttrice del Museo Marconi.

E poi ancora: due performance teatrali tematiche animeranno la sala del Consiglio di Palazzo Malvezzi (“Come il gatto con gli stivali. Cesare Maltoni cancerologo” della compagnia L’aquila signorina alle 16) e l’aula magna del Dipartimento di Chimica (“La meraviglia. Lo strano caso della pietra fosforica bononiensis” di Crexida alle 18); due diverse mostre si potranno vistare al Kinki (Poetic Science Remix a cura degli studenti dell’Accademia di Belle Arti) e al Museo Ebraico (Vanni Cuoghi – da cielo a terra storie del ghetto) e infine, oltre al videomapping “Informa”, a cura di Accademia di Belle arti e Conservatorio che anche domenica 11 dicembre come negli scorsi appuntamenti animerà Piazza Verdi alle 18 e alle 20, una nuovissima istallazione video musicale a cura degli studenti della classe di Musica elettronica si potrà trovare al Conservatorio Martini di Piazza rossini.
Via Zamboni parte dalle Due Torri e arriva fino a Porta San Donato, attraversando tutta la zona universitaria per circa un Km. Su questa strada e negli immediati dintorni si trovano alcuni tra i più importanti luoghi d’arte e di cultura della città coma Palazzo Malvezzi de’ Medici, sede della Città metropolitana, il Museo Ebraico, Palazzo Magnani, il Conservatorio di Musica G.B. Martini, San Giacomo Maggiore e l’Oratorio di Santa Cecilia, Il Teatro Comunale, la Pinacoteca Nazionale, l’Accademia di Belle Arti, oltre alle sedi storiche dell’Università di Bologna e al Kinki club, luogo di riferimento della nightlife della città da metà degli anni Settanta.
Programma completo e info prenotazioni visite guidate da lunedì 5 dicembre 2016 su laviazamboni.it

















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