WALL OF DOLLS in piazza, Piazza Piccola, il cuore della città, per dire basta al femminicidio.
In piazza perché il femminicidio è un crimine contro l’umanità e siamo stanche, tutti i giorni, di sentire un nuovo nome che si aggiunge allo sterminio annuale di mogli, madri, amanti, amiche, figlie.
In piazza perché si veda bene e si senta nel cuore che qualcosa DEVE ASSOLUTAMENTE CAMBIARE.
In piazza perché sabato 26 novembre, a Roma, migliaia di donne di ogni età, etnia, ceto, religione, credo politico, manifesteranno insieme al grido di “NON UNA DI MENO” per dire BASTA ! Veramente BASTA !
Basta all’indifferenza, alle parole, alle chiacchiere da bar.
Basta alla violenza condannata verbalmente ma poi tollerata nei fatti.
Basta alle discriminazioni sessiste in tutti i campi: casa, scuola, lavoro, sport …
Basta giustificare uomini che uccidono per un “raptus” o per “troppo amore”.
Basta, basta, basta !!!
Dall’inizio dell’anno ad oggi 117 donne sono già state brutalmente ammazzate, un bollettino infinito.
Noi, oggi, chiediamo ATTENZIONE e AIUTO a tutti, proprio a tutti.
Perché tutti insieme possiamo fare la differenza e tutti insieme possiamo denunciare, cambiare, migliorare un paese che è civile solo se queste azioni avranno fine una volta e per sempre.
Allora facciamo attenzione, guardiamoci attorno e denunciamo ogni sorta, anche minima, di violenza.
Iniziamo questa educazione alla parità e all’amore fin dalla più tenera età.
Chiediamo che in tutte le scuole, di ogni ordine e grado, vengano introdotte lezioni di educazione all’affettività, perché il rispetto si insegna fin da piccoli.
E basta anche con la logica che il mondo è dei forti e se non lo sei non sei nessuno !
Insegniamo ai nostri piccoli uomini che nella vita si vince (a volte) e si perde (più spesso) e non c’è nulla di male. Una sconfitta è solo una lezione per imparare e migliorare.
E così un uomo veramente forte non è quello che uccide. Un uomo veramente forte è quello che ama, condivide, sostiene e rispetta le donne e la loro femminilità.
E’ arrivata l’ora di abbattere i muri visibili e invisibili e condividere, insieme, le speranze !
(Le donne del Circolo Culturale Artemisia)