Balli, musica, bar e almeno trecento persone all’interno del locale che, per quanto si comportasse a tutti gli effetti come una discoteca, risultava essere un circolo privato. E non è bastato che al momento dell’ingresso, gli avventori compilassero la tessera d’iscrizione all’associazione per evitare al titolare la sanzione della Municipale.
Gli agenti del Nucleo commerciale, in servizio in abiti civili, hanno infatti appurato che all’ingresso del locale, un circolo in prossimità di via Nonantolana già oggetto di segnalazioni, chiunque si presentasse per compilare la richiesta di adesione all’associazione veniva immediatamente tesserato e, dopo aver pagato il biglietto d’ingresso, poteva entrare fruendo dei servizi di bar e discoteca. Una pratica – fa notare la Municipale – che non è in linea con lo spirito del libero associazionismo costituito non in forma d’impresa, bensì in forma di associazioni senza scopo di lucro. I circoli privati devono pertanto avere natura e scopi diversi dagli esercizi pubblici, e come tali non assoggettabili, in via generale, alla disciplina di questi ultimi. Al contrario, i locali in cui tutti possono assistere agli spettacoli, previo contemporaneo acquisto di tessera associativa e biglietto di ingresso, non possono essere considerati circoli privati. Nel caso specifico, all’interno del locale erano presenti almeno 300 persone di cui una settantina appena tesserate; inoltre l’impianto musicale utilizzato per la serata non era conforme a quello autorizzato. L’associazione è stata quindi sanzionata ai sensi della normativa sui pubblici esercizi per complessivi circa 2 mila euro.
Il controllo è avvenuto nei giorni scorsi nell’ambito di servizi mirati per il rispetto delle regole da parte dei locali d’intrattenimento, svolti dalla Municipale in accordo con la Prefettura, sulla scorta delle indicazioni nell’ambito del Patto per Modena Sicura che prevede anche attività di controllo di esercizi commerciali e locali pubblici.
Nella stessa notte un locale del centro storico è stato sanzionato perché con il proprio impianto audio produceva rumore dopo la mezzanotte e un altro, in prossimità di Piazza Matteotti, perché vendeva alcolici per asporto in violazione all’ordinanza che prevede limitazioni dopo le 22. L’importo per la violazione all’ordinanza è pari a 150 euro, ma se la violazione viene reiterata scatta la chiusura dell’esercizio di vendita per tre giorni.
Infine, nei giorni scorsi, la Polizia Municipale ha rivolto particolare attenzione al tema degli apparecchi da gioco e da intrattenimento accertando, in un caso particolare, la presenza di una sala slot abusiva presso un locale autorizzato per l’attività di Internet point e situato in prossimità del Parco delle Mura,.
Il regolamento comunale dei centri di telefonia e telecomunicazione infatti prevede che le attività collegate esercitabili negli Internet point consistono solamente in servizi telefax, fotocopie, money transfer e ricariche telefoniche. Nel caso accertato era invece allestita a servizio della clientela una sala, attigua ai terminali dell’Internet point, con sei slot che il gestore, di nazionalità italiana, aveva installato forse ignaro delle prescrizioni. Gli agenti del Nucleo commerciale gli hanno pertanto comminato una sanzione di circa mille euro e lo hanno diffidato all’immediata rimozione degli apparecchi da gioco.