Oltre 2885 tonnellate di oli lubrificanti usati raccolte a Bologna nel 2015, su un totale di 16350 tonnellate recuperate nella Regione Emilia Romagna. Sono i dati resi noti dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati nella conferenza stampa che si è tenuta nell’ambito di CircOLIamo, la campagna educativa itinerante che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni locali sul corretto smaltimento dei lubrificanti usati. Questa mattina i ragazzi delle scuole hanno visitato il villaggio CircOLIamo partecipando agli educational loro dedicati e sfidandosi a “Green League”, il progetto che prevede un sistema di giochi online finalizzati all’educazione ambientale.
“La raccolta degli oli usati rappresenta un tassello importante nella costruzione di un’economia sempre più circolare, dove i rifiuti di un ciclo produttivo possano farsi risorse per un altro, al fine di ridurre il consumo di materie prime”, afferma Paola Gazzolo, assessore all’ambiente della Regione Emilia-Romagna. “Per questo il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, approvato nel maggio scorso, prevede azioni precise tra cui l’attivazione di servizi dedicati per specifiche utenze, la diffusione di punti di raccolta all’interno dei centri di raccolta e nei luoghi ad elevata frequentazione e la distribuzione di contenitori per facilitare il trasporto: la strategia che ci ha guidato, cioè, è quella di avvicinare sempre più il produttore al punto di conferimento”.
Nel 2015 il Consorzio – che coordina l’attività di 73 aziende private di raccolta e di 4 impianti di rigenerazione – ha raccolto in tutta Italia 167.000 tonnellate di olio lubrificante usato, un dato vicino al 100% del potenziale raccoglibile. “I risultati sono soddisfacenti – ha spiegato Franco Barbetti, direttore tecnico operativo del COOU – ma il nostro obiettivo resta quello di raccoglierne il 100%”. Per questo motivo il Consorzio ha ideato la campagna educativa itinerante CircOLIamo, che in due anni toccherà tutti i capoluoghi di provincia italiani; una campagna a zero emissioni, perché la quantità di CO2 generata sarà compensata attraverso interventi di forestazione in grado di assorbire la CO2 immessa in atmosfera.
“La piccola parte che sfugge ancora alla raccolta – ha continuato Barbetti – si concentra soprattutto nel ‘fai da te’: per intercettarla abbiamo bisogno del supporto delle amministrazioni locali per una sempre maggiore diffusione di centri di raccolta adibiti anche al conferimento degli oli lubrificanti usati”. Attivo dal 1984, il COOU ha contribuito con il proprio lavoro a ridurre in misura significativa non solo l’inquinamento ambientale, ma anche i consumi di acqua, materia e suolo. L’effetto positivo sul consumo di acqua (water footprint) ha portato a un risparmio netto cumulato di 2,3 miliardi di m3 di oro blu; trent’anni di recupero degli oli usati hanno consentito inoltre di evitare il consumo di 6,4 milioni di tonnellate di materia prima vergine (material footprint), mentre dall’analisi di carbon footprint del sistema emerge un risparmio netto cumulato di emissioni climalteranti di 1,1 milioni di tonnellate di CO2 equivalente; grazie al riciclo degli oli come basi lubrificanti rigenerate sostitutive di basi lubrificanti vergini, è stato risparmiato il consumo di 7.306 ettari di suolo (land footprint).
Telefonando al numero verde del Consorzio, 800 863 048 o collegandosi al sito www.coou.it, è possibile avere informazioni su come smaltire correttamente il proprio olio usato e il recapito del raccoglitore più vicino. L’olio usato può essere estremamente dannoso per l’ambiente e per la salute umana: 4 kg d’olio – il cambio di un’auto – se versati in acqua inquinano una superficie grande quanto un campo di calcio. Ma questo rifiuto costituisce al contempo una importante risorsa economica per il nostro Paese, perché può essere rigenerato e tornare a nuova vita con le stesse caratteristiche del lubrificante da cui deriva; dal 1984 ad oggi la rigenerazione dell’olio lubrificante ha consentito un risparmio complessivo di 3 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio del nostro Paese.
IL PROGETTO GREENLEAGUE: LA SOSTENIBILITA’ CHE PARLA AI NATIVI DIGITALI
Green League è il progetto di sensibilizzazione ambientale realizzato dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati con la consulenza scientifica di Legambiente, che utilizza interattività e social network come canale innovativo per dialogare con i ‘nativi digitali’ che imparano la sostenibilità, divertendosi. Sul binomio tecnologia-gioco si basa infatti il percorso didattico che unisce svago e apprendimento, collegando in modo diretto le azioni richieste dal gioco al messaggio educativo da trasferire.
Il sito web è accessibile da PC, smartphone e tablet + applicazioni mobile per iOS, Android e Windows Phone.
8 giochi di contenuto ambientale come Garble, Energy Defender, Garbageman per imparare i comportamenti eco sostenibili, ispirati alle app e ai social game più conosciuti e utilizzati. Ogni gioco offre contenuti divulgativi su argomenti di sostenibilità (il risparmio energetico, la raccolta differenziata, l’energia rinnovabile e la mobilità sostenibile) e testa la preparazione dei giocatori con domande che fanno guadagnare punti e premi, sfidare gli avversari e scalare la classifica nazionale.
Gli utenti, possono iscriversi alla piattaforma – tramite il sito www.greenleague.it o scaricando l’app COOU GreenLeague – e grazie ai tornei organizzati periodicamente, saranno gradualmente incentivati ad aggregarsi in gruppi. Il sistema è una metafora di come piccole comunità per esistere consumano risorse e lo scopo del gioco è contrastare questa tendenza, rigenerando e diminuendo le materie utilizzate. I punti green accumulati nelle prove individuali e collettive sono conteggiati per far guadagnare status sempre più elevati ai partecipanti. Durante il gioco, i ragazzi ricevono suggerimenti, pillole informative, quesiti e curiosità relativi ai comportamenti corretti nella gestione dei rifiuti.
GreenLeague non si ferma mai, nel vero senso della parola. Il progetto è il punto di forza della Campagna Educativa Itinerante ‘CircOLiamo’, la carovana del COOU che da maggio 2015 a maggio 2017 percorrerà il territorio nazionale sostando nelle piazze dei Comuni per incontrare le istituzioni, i media locali, la business community e le sue organizzazioni e il mondo della scuola. Nelle tappe del 2015 sono stati coinvolti 1.800 studenti, nuovi follower della salvaguardia ambientale che continuano la loro esperienza sui canali social del Consorzio, facebook twitter e youtube. Giunto quasi al suo terzo anniversario, i numeri raccontano il successo di GreenLeague, che ha conquistato grandi e piccoli: oltre 200.000 visitatori del sito e 110.000 partite giocate.
PROGETTO DI FORESTAZIONE PER COMPENSARE LE EMISSIONI DELLA CAMPAGNA
Il COOU ha scelto di compensare le emissioni di CO2eq associate alle tappe della campagna di comunicazione itinerante “CircOLIamo”, che si svolgeranno da maggio a dicembre 2016. Le emissioni quantificate sulla base dei dati sui consumi di energia, materiali e mezzi di trasporto utilizzati, pari a 18 t di CO2eq, verranno compensate con l’acquisto di 18 crediti di emissione provenienti dal progetto di forestazione nel Parco Regionale del Delta del Po Veneto (RO), Italia. L’acquisto dei crediti effettuato dal Consorzio verrà intestato alla scuola che totalizzerà il maggior numero di punti durante il torneo “Green League CircOLIamo 2016”. La scuola vincitrice nel 2016 diventa paladina del Parco Regionale del Delta del Po: contribuisce all’acquisto di alberi da piantare e alla loro cura per tutta la durata della loro vita. Nell’arco della propria vita un albero assorbe in media 700 kg di CO2, che corrispondono a 6.000 km percorsi in motorino, 7.000 in autobus o 4.000 con una macchina a benzina euro 4.