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Rifiuti, arrivano gli sconti in bolletta per cittadini e imprese dei comuni più virtuosi. 16 sono in provincia di Bologna

raccolta_differenziataCinque milioni e mezzo di sconti in bolletta per i cittadini e le imprese dei comuni dell’Emilia-Romagna che nel 2015 sono stati più virtuosi nella gestione dei rifiuti.
È questo il premio previsto dalla legge regionale sull’economia circolare e dal Piano dei rifiuti, che hanno introdotto un apposito “fondo incentivante” per ridurre la produzione e lo smaltimento in discarica e favorire la raccolta differenziata.
Dei 75 enti locali che hanno centrato l’obiettivo, 16 sono in provincia di Bologna; ad essi andrà oltre 1 milione e 600 mila euro. Grazie ai contributi assegnati a ciascun Comune in proporzione alla riduzione raggiunta,  cittadini e imprese beneficeranno quindi di una riduzione dei costi direttamente sulla tassa o tariffa dei rifiuti.

Lo ha annunciato Paola Gazzolo, assessore regionale alle Politiche ambientali, intervenuta questa mattina a Bologna al secondo incontro del percorso partecipato “Chiudi il cerchio”, promosso dalla Regione a un anno dall’approvazione della Legge regionale sull’economia circolare, per fare il punto sulla sua attuazione.
Il fondo incentivante mette a disposizione, nel 2016, 11 milioni di euro, di cui 4 stanziati dalla Regione e la parte restante da Atersir, l’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per l’esercizio associato dei servizi idrici e dei rifiuti. 5,5 milioni sono destinati appunto ai Comuni che nel corso del 2015 hanno raggiunto le performance migliori; la parte restante sarà assegnata, entro marzo del prossimo anno, a tutti gli altri Comuni della regione per accrescere l’efficienza del servizio.

“La legge sull’economia circolare e il Piano regionale funzionano e cominciano a dare risultati concreti- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore Gazzolo-. Per la prima volta premiamo cittadini e imprese in prima linea in una sfida determinante per una crescita sostenibile e intelligente, quella che riguarda i rifiuti. La Regione ha fatto da subito la propria parte stanziando 4 milioni di euro. Un impegno mantenuto perché il fondo è uno degli strumenti principali che abbiamo previsto per raggiungere obiettivi ambiziosi, come la raccolta differenziata al 73% e la riduzione di produzione a 150 chilogrammi per abitante entro il 2020. Ora andiamo avanti con l’attuazione degli altri pilastri su cui si fonda la strategia regionale- concludono-. A partire dalla diffusione della tariffazione puntuale, per cui i cittadini pagheranno in base alla quantità dei rifiuti effettivamente prodotta, e dalla promozione dei centri del riuso”.

L’obiettivo che hanno raggiunto i 75 Comuni più virtuosi è quello di  far scendere sotto il 70% della media regionale la produzione di rifiuti indifferenziati, calcolata per abitante equivalente. Il numero di abitanti equivalenti è definito sulla base della popolazione residente, ma anche di: occupanti seconde case, turisti, studenti universitari e attività commerciali e produttive che conferiscono parte dei propri rifiuti al servizio pubblico di raccolta.
La liquidazione dei contributi ai Comuni virtuosi, affidata ad Atersir, è in corso, come spiega il direttore, Vito Belladonna.

I Comuni più virtuosi in provincia di Bologna.
In provincia di Bologna i comuni più virtuosi sono 16, a cui complessivamente spettano oltre 1 milione 600 mila euro destinati al taglio delle bollette per cittadini e imprese. Al vertice della classifica per la minore produzione di rifiuti si trova Monte San Pietro (69 chilogrammi ad abitante equivalente) a cui sono attribuiti 102.385,44 euro; seguono Bentivoglio (75 kg) con 105.155,28 euro; Castello d’Argile (75 kg) con 65.324,89 euro; Pieve di Cento (78 kg) con 68.585,63 euro; Budrio (80 kg) con 160.139,22 euro; Baricella (83 kg) con 56.391,41 euro; Anzola dell’Emilia (86 kg) con 123.903,20 euro; San Giorgio di Piano (86 kg) con 66.193,85 euro; San Giovanni in Persiceto (86 kg) con 216.763,80 euro; Zola Predosa (91 kg) con 145.031,34 euro; Casalecchio di Reno (93 kg) con 202.385,38 euro; Sasso Marconi (94 kg) con 84.866,64 euro; Galliera (96 kg) con 25.886,11 euro; Valsamoggia (98 kg) con 153.531,52 euro; San Pietro in Casale (100 kg) con 51.142,85 euro; Crevalcore (104 kg) con 45.522,17 euro.

 

















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