Nessun paziente trasferito in altri ospedali, ma solo pochi disagi dovuti a un’infiltrazione al controsoffitto della Lungodegenza dell’Ospedale di Mirandola. L’Azienda USL interviene ancora una volta per replicare alle affermazioni destituite di qualunque fondamento e pretestuose riportate oggi dagli organi d’informazione.
Il problema dovuto alla infiltrazione d’acqua è stato prontamente risolto e le stanze sono state temporaneamente chiuse per eseguire i lavori nella giornata di oggi. Sbagliato anche il numero poiche’ 4 e non 6 come erroneamente dichiarato sono i posti letto interessati. Quattro pazienti ricoverati sono stati in due casi accolti nell’area medica dello stesso Ospedale, altri due dimessi come era già stato programmato. Incomprensibile e mai avvenuto l’invito ad una paziente “a terminare il periodo di degenza a casa”. All’Ospedale di Mirandola non c’è alcuna carenza di posti letto, le dimissioni avvengono in base a decisioni cliniche anche nella modalità, forse ignota, della dimissione protetta. I controlli rappresentano infine un atto dovuto della pubblica amministrazione, spesso evocato per garantire ai cittadini trasparenza sull’uso delle risorse pubbliche.