Diversi i temi affrontati nel corso della seduta del Consiglio comunale di giovedì 6 ottobre: è stato tra l’altro approvata all’unanimità una mozione del Movimento 5 Stelle sulla riqualificazione energetica degli edifici pubblici, e che in particolare invita la Giunta a partecipare entro le date di scadenza al Bando regionale che punta proprio a questo obiettivo, nell’interesse della comunità e dell’ambiente portando alla Commissione consiliare competente le proposte individuate per un confronto nel merito.
In precedenza era stata presentata in Consiglio una interpellanza del gruppo Carpi Futura sull’Ambulatorio di continuità assistenziale. Il capogruppo Giorgio Verrini in aula ha spiegato come non ci siano notizie su questa struttura nonostante da anni se ne parli e nonostante l’anno scorso Sindaco e Giunta si fossero impegnati in sede di Conferenza Territoriale Socio Sanitaria a valutarne l’istituzione. L’assessora a Sanità e Sociale del Comune Daniela Depietri ha risposto leggendo una risposta al quesito di Carpi Futura firmata dal Direttore Generale dell’Azienda Usl Massimo Annicchiarico: Annicchiarico ha confermato che il Pronto Soccorso del Ramazzini è quello in provincia con il maggior numero di accessi; che nel distretto esiste già un Ambulatorio di continuità assistenziale gestito dalla Cooperativa Meditem e che integra il servizio di Guardia medica, e che un’attività ambulatoriale rivolta all’utenza a bassa complessità sanitaria in orario serale di fatto duplicherebbe quanto già garantito da Meditem; che si sono molto ridotti i codici bianchi dal 2011 al 2015; che gli accessi potenzialmente inappropriati (cioè che possono trovare alternative al Pronto Soccorso) sono maggiori tra la popolazione straniera (uno su tre nel 2015). “L’Azienda Usl – conclude il Direttore Generale dell’AUSL nella sua lettera di risposta – già sostiene un costo per la convenzione con Meditem e una struttura di continuità assistenziale non disporrebbe di una collocazione adeguata e comporterebbe oneri non giustificati in assenza di un bisogno prioritario. Infine gli ultimi sviluppi normativi a livello nazionale e la progettualità delle Case della Salute promosse dalla Regione orientano i servizi di continuità assistenziale a forte integrazione con i Medici di base e la rete socio-sanitaria territoriale”.
Verrini si è detto molto soddisfatto per questa risposta.
Il Consiglio comunale del 6 ottobre scorso ha poi approvato all’unanimità (unici astenuti i rappresentanti del Movimento 5 Stelle) il nuovo Regolamento dell’Archivio storico comunale cittadino. Presentato in aula da Eleonora Zanasi e dall’assessore alle Politiche culturali Simone Morelli, il nuovo documento ha l’obiettivo di aggiornare quello del 2011 a fronte dell’aumento dell’utenza, delle tante iniziative che stanno contribuendo a fare conoscere sempre più le attività e il patrimonio dell’Archivio (che ha due dipendenti), normando ad esempio il ruolo del volontariato e il rapporto con gli utenti. Monica Medici (M5S) ha lamentato un’eccessiva durezza delle sanzioni disciplinari previste nel Regolamento e l’assessore Morelli le ha replicato citando casi di cattivo comportamento ripetuti, che hanno provocato lamentele degli utenti.