Il Ministero del Lavoro aveva garantito rapidità, semplicità e sicurezza; invece da martedì 4 ottobre è di nuovo andato in tilt il nuovo sistema delle dimissioni volontarie telematiche, una delle riforme previste dal Jobs Act ed entrato in vigore il 14 marzo scorso.
Lo rivela la Cisl Emilia Centrale, denunciando il disagio e disorientamento dei lavoratori che vogliono rassegnare le dimissioni per passare a un’altra azienda. «A Modena sono tra i 5 e 7 mila all’anno i passaggi da azienda ad azienda di persone che risolvono consensualmente il rapporto di lavoro.
Con la nuova procedura, salvo alcuni casi specifici, è possibile rassegnare le dimissioni solo attraverso il sistema on line. In caso contrario le dimissioni non sono valide – ricorda Domenico Chiatto, componente della segreteria Cisl Emilia Centrale – Ebbene, da tre giorni il sistema è in blocco a causa di problemi tecnici al ministero del Lavoro che coinvolgono anche la Direzione territoriale del Lavoro di Modena. La norma obbliga i lavoratori a certificare le dimissioni presso un patronato, organizzazione sindacale, ente bilaterale o DtL. La piattaforma, che si era già~bloccata a marzo, è di nuovo in tilt. Pertanto tutti i soggetti abilitati sono stati costretti a tornare al cartaceo».
A ciò si aggiunge l’ulteriore difficoltà provocata dagli ultimi conferimenti degli incarichi nelle scuole pubbliche. Molti docenti impiegati in scuole paritarie o private hanno dovuto rassegnare le dimissioni in tempi brevissimi (dalla sera alla mattina) per prendere servizio il giorno dopo.
«La procedura on line punta a rendere più trasparente il rapporto di lavoro, oltre che a tutelare i lavoratori più deboli – riconosce Chiatto – Con l’entrata in vigore delle dimissioni telematiche speriamo si chiuda definitivamente l’indecente pratica delle dimissioni in bianco. L’intenzione, quindi, è buona, peccato che non sempre funzioni in modo regolare. Fin dall’entrata in vigore della norma, noi della Cisl Emilia Centrale ci siamo attrezzati per svolgere questo servizio attraverso il nostro patronato Inas e le categorie. Ci preoccupa, però, la logica di delegare sempre più servizi alle organizzazioni sindacali, soprattutto quando gli strumenti a disposizione non sono adeguati. In attesa della soluzione del problema, – conclude il sindacalista della Cisl Emilia Centrale – cercheremo di assistere al meglio i lavoratori che si rivolgono ai nostri uffici».