Il Consiglio comunale di Modena ha preso atto dell’esito positivo della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), in capo alla Regione Emilia-Romagna, che autorizza la realizzazione di tre triplette di nuovi pozzi per il prelievo di acque pubbliche sotterranee a uso idropotabile nella zona di via D’Avia a Cognento, con aumento della portata istantanea da 1077 litri/secondo a 1247 litri/secondo.
Nella seduta di giovedì 29 settembre l’Aula si è espressa all’unanimità sulla delibera relativa alla richiesta presentata dall’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti (Atersir). Il documento, illustrato in Aula dall’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni, inoltre, esprime parere favorevole in merito alla localizzazione dell’opera e approva la necessaria variante allo strumento urbanistico vigente e l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio.
“La procedura di VIA – ha spiegato Guerzoni – è stata avviata dalla Regione nel 2006 su richiesta dell’allora ATO4, ora Atersir. I tempi si sono allungati perché dopo la prima riunione della Conferenza di Servizi, il Servizio tecnico di Bacino ha valutato necessario sottoporre a un’unica procedura l’insieme delle opere di derivazione presenti a Cognento in gestione ad Aimag ed Hera, elaborando un unico studio di impatto ambientale, da cui l’intervento è risultato ambientalmente compatibile”.
Il progetto riguarda il campo pozzi di via D’Avia, utilizzato dai gestori del Servizio Idrico Integrato Aimag spa ed Hera spa, e prevede la perforazione di nove nuovi pozzi a integrazione di quelli già in funzione al fine di far fronte alle richieste di punta della rete non più soddisfacibili dalle torri piezometriche che sono state dismesse per i danni causati dal terremoto del 2012. L’intervento prevede anche la realizzazione delle opere acquedottistiche per il collegamento dei nuovi pozzi alla rete e richiede l’esproprio per la realizzazione delle opere e per il recepimento delle aree di salvaguardia dei pozzi (200 metri intorno a ogni singolo pozzo).
Sul tema è intervenuto Mario Bussetti del M5s che ha sottolineato che “il fatto che la delibera sia un recepimento, una presa d’atto, non deve limitarci nelle valutazioni. La Via è documento corposo che dà una valutazione positiva – ha aggiunto – ma impegna tutti, compresa l’Amministrazione comunale, a una forte azione di monitoraggio e vigilanza”. Il consigliere ha evidenziato tra gli elementi di delicatezza “la necessità di evitare che il prelievo d’acqua del sistema vada a inquinare la falda, attraverso l’impermealizzazione di tutti i canali di scolo” e “la necessità di un monitoraggio forte sull’utilizzo dell’acqua”.
La consigliera del Pd Simona Arletti ha fatto notare che “questa non era l’unica prospettiva possibile, ma la più praticabile per approvvigionare la zona nord della Provincia. Abbiamo un sistema di approvvigionamento interconnesso tra Hera e Aimag – ha aggiunto – che, seppur delicato, è molto pregiato e prima del terremoto non aveva evidenziato fragilità. Potrà essere migliorato nel tempo con strumentazioni tecniche sempre più performanti, così come si lavorerà sulle perdite del sistema”.
In chiusura di dibattito, l’assessore Guerzoni ha precisato che “nel 2012 Modena fu la prima a sollecitare all’Agenzia uno studio su larga scala per fare una fotografia dell’esistente e sviluppare possibile visioni future. Il lavoro è terminato – ha aggiunto – e quando la pubblicazione sarà resa disponibile a tutti gli Enti locali la porteremo in Commissione Seta per un approfondimento”.