Nel tardo pomeriggio di ieri martedì 27 settembre si è svolto l’incontro tra la direzione aziendale di Maserati e la Fiom/Cgil di Modena sulle prospettive dello stabilimento modenese.
“L’incontro si è svolto ancora una volta in modo differito – spiega in una nota Fiom/Cgil -, separato e con modalità diverse dall’incontro con le altre sigle sindacali, che si sono incontrate con la direzione aziendale nel primo pomeriggio.
“Nell’incontro ci è stato ufficializzato che anche nel 2017 si continuerà a produrre nello stabilimento modenese auto a marchio Maserati e che i livelli minimi occupazionali in produzione non potranno scendere sotto i 250 lavoratori (a cui si sommano i circa 1.000 impiegati attualmente in forza)” spiega Cesare Pizzolla segretario Fiom/Cgil Modena.
Per la Fiom/Cgil si tratta di importanti punti di avanzamento rispetto alle informazioni dell’ultimo incontro di aprile scorso, dove invece si prevedeva la totale dismissione delle produzioni a marchio Maserati. Punti di avanzamento che rispondono ad alcuni temi che la sola Fiom/Cgil da almeno 2 anni ha portato all’attenzione dell’azienda, dei lavoratori e dell’opinione pubblica.
Ci sono altresì ancora elementi di criticità e di incertezza che la Fiom ha evidenziato, quali il blocco produttivo da gennaio ad aprile 2017, richiesto per adeguare le linee al restyling dei due modelli Gran Turismo e Gran Cabrio, che aumenterà il già pesante ricorso agli ammortizzatori sociali (in media 7/8 giorni al mese per un numero massimo di 100 lavoratori).
“Negativa anche la risposta alla nostra domanda – continua Pizzolla – di conoscere i futuri volumi di produzione Maserati per compararli con quelli attuali, per capire meglio se almeno da maggio 2017 la nuova produzione potrà essere in grado auspicabilmente di azzerare o almeno di diminuire l’uso della cassa integrazione”.
Inoltre, c’è la perdurante incertezza sulla possibilità di vedere assegnato al plant modenese almeno un nuovo modello di auto a marchio Maserati.
”L’incontro effettuato ha sicuramente mostrato elementi nuovi ed importanti che portano maggiore fiducia – dichiara il segretario della Fiom/Cgil – ma ciò non deve farci abbassare la guardia”.
La Fiom – aggiunge la nota – continuerà a vigilare la situazione sino a quando la direzione non sarà in grado di dare ai lavoratori le risposte che oggi, nonostante le ripetute domande poste dalla Fiom stessa, non è stata in grado di dare sui volumi Maserati del 2017, su quali strumenti pensa di mettere in campo per ovviare al problema del blocco produttivo di gennaio/aprile 2017 e sul nuovo modello Maserati del 2018.
“Auspico inoltre – conclude Pizzolla – che la continuità del confronto possa avvenire con modalità diverse da quelle utilizzate sino ad ora, con nuove relazioni sindacali ed attraverso un tavolo unitario. Io continuo a pensare che i problemi dei lavoratori non hanno delega sindacale”.