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Appennino, dal “Focus” in Città metropolitana le proposte per il rilancio del sistema produttivo

Costruire ipotesi di sviluppo diversificate per le varie aree dell’Appennino, definire zone di insediamento a condizioni agevolate, incentivare gli investimenti in risparmio energetico per abbassare i costi produttivi, promuovere la filiera del legno anche ad uso edile e innovare la rete commerciale. Sono questi i punti fondamentali emersi dal “Focus sull’Appennino bolognese” riunitosi in Città metropolitana e dedicato al rilancio delle Attività produttive, proposti dal Gruppo che ha preparato i lavori di questo terzo appuntamento.

I due precedenti appuntamenti del Focus-Appennino (strumento promosso dalla Città metropolitana di Bologna e previsto dal Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo economico e sociale, per condividere insieme a Comuni, Unioni di Comuni, rappresentanze imprenditoriali e sindacali le strategie per lo sviluppo dell’Appennino bolognese e individuare un piano di azioni nel breve e nel medio periodo) erano stati dedicati ai temi delle reti infrastrutturali di connessione materiale e immateriale e al turismo.

A questo nuovo appuntamento nella sede della Città metropolitana hanno partecipato l’assessore regionale Palma Costi, il vicesindaco metropolitano Massimo Gnudi e amministratori del territorio, rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni imprenditoriali.
Il Gruppo di Lavoro ha operato per individuare una serie di azioni prioritarie, da sviluppare su piani diversi e da parte di diversi attori, necessarie per favorire la ripresa dello sviluppo economico nel territorio montano, la cui tenuta economica, occupazionale e demografica è oggi oggettivamente precaria, e il cui futuro, in assenza di politiche che inneschino significative inversioni di tendenza, potrebbe presentare scenari di generalizzato declino.
Tra le azioni individuate, oltre ad una nuova attività di progettazione, anche l’approfondimento su possibili adeguamenti normativi per i quali si procederà confrontandosi con l’Assemblea legislativa regionale e anche attraverso incontri con i rappresentanti del territorio. Nel suo intervento l’assessore Palma Costi ha segnalato in particolare le proposte regionali sul workers buyout e sulla creazione di incubatori e spazi di co-working, luoghi ad alta tecnologia per lo sviluppo delle idee e progetti imprenditoriali.

L’attività del Gruppo si inserisce in un quadro di iniziative promosse e concertate dalla filiera istituzionale, anche a fronte delle emergenze economiche ed occupazionali dei mesi scorsi – prima tra tutte la SAECO – e tra queste l’elaborazione di un documento sulle Opportunità imprenditoriali nelle valli del Reno e del Setta e la predisposizione del Patto per l’occupazione e le opportunità economiche nelle valli del Reno e del Setta.
“Per quanto riguarda i nuovi progetti per l’Appennino – spiega il vicesindaco metropolitano Massimo Gnudi – ritengo che il nostro impegno debba essere orientato prioritariamente su queste linee strategiche:

– costruire ipotesi di sviluppo diversificate per le diverse aree dell’Appennino,
– definire zone di insediamento a condizioni agevolate (es: “manufacturing zone”),
– incentivare gli investimenti in risparmio energetico per abbassare i costi produttivi,
– incentivare e promuovere la filiera del legno anche ad uso edile,
– caratterizzare, rafforzare e innovare la rete commerciale.

Ho quindi molto apprezzato – conclude Gnudi – l’intervento sulla stampa del Presidente di UNINDUSTRIA in riferimento al mantenimento delle professionalità e della capacità produttiva in montagna e alla volontà di realizzare interventi specifici finalizzati ad investire e reinsediare attività produttive in questa parte importante del nostro territorio”.

I prossimi passi prevedono un’attività di co-progettazione delle azioni da sviluppare, che sarà portata avanti coinvolgendo istituzioni, organizzazioni sindacali, associazioni imprenditoriali, rappresentanze del territorio.

 

















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