“Fermo restando il diritto inalienabile del Prof. Zagrebelsky, come tutti gli altri, di parlare, dove e quando vuole, del Referendum istituzionale come su altri problemi; e pur ritenendo legittimo, ma secondario, che qualcuna possa chiedere a chi siano a carico le spese per la sua seconda parte di presenza a Sassuolo Sabato 17, riteniamo che la questione vera e di fondo sia il confronto di merito sui contenuti del referendum.
A questo proposito riteniamo che sul merito del Referendum le posizioni e le opinioni sino ad ora espresse dal Prof. siano permeate da una lettura e illustrazione della riforma non corrette e in parte non corrispondenti al vero, o con argomentazioni che nulla hanno a che fare con il Referendum; riforma approvata dal Parlamento legittimamente e nel pieno rispetto della Costituzione vigente.
Una cosa sola chiediamo al Prof. Zagrebelsky: che riconosca che con questa riforma non vi è nessun attentato alla democrazia e messa in discussione dei valori fondamentali della Costituzione. Viene infatti previsto e proposto un ordinamento diverso dall’attuale per l’esercizio del ruolo governante del Governo e del Parlamento, che può essere non condiviso, ma non meno democratico di quello in essere, fermi restando i valori fondamentali della Costituzione.
Il Prof. Zagrebelsky, dovrebbe convenire con noi, che la democrazia è il luogo dell’ imperfezione e che la democrazia può essere esercitata e espressa con sistemi e ordinamenti di governo e parlamentari diversi fra di loro. Ma che sempre ordinamenti democratici sono.
Quindi noi siamo per un confronto di merito, ritenendo che quello proposto sia un sistema che rende la democrazia più efficiente e governante e rinsaldi il rapporto con i cittadini. E di questi tempi non è poco”.
(Maurizio Davolio, Presidente del Comitato per il Sì del PD Sassuolo)
Immagine: Gustavo Zagrebelsky – foto E. Baracchi, S. Campanini