Questa mattina affollato presidio davanti alla Castelfrigo di Castelnuovo Rangone per lo sciopero proclamato contro il licenziamento di due delegati sindacali della cooperativa Work Service.
“Dopo l’accordo siglato a febbraio e mai pienamente attuato – spiega una nota di Cgil Modena, Cgil Emilia-Romagna, Filt Cgil Modena ER e Flai Cgil Modena ER -, si sono accentuate nelle ultime settimane azioni di ritorsione e di pressione nei confronti dei lavoratori ed, in particolare, dei delegati fino all’atto unilaterale ed illegittimo del licenziamento. I due lavoratori, infatti, hanno ricevuto un provvedimento disciplinare sul quale, però, deve ancora esprimersi il collegio arbitrale della DTL.
Il ritiro dei licenziamenti è pertanto condizione essenziale per provare a riprendere un confronto sindacale volto ad affrontare ed applicare tutti i punti dell’accordo già sottoscritto a febbraio: clausola sociale, applicazione contratti collettivi nazionali, relazioni sindacali e condizioni di lavoro.
E’ positivo che già domani si sia attivato un incontro in Prefettura, incontro che auspichiamo determini in primo luogo il ritiro dei licenziamenti oltre che il rispetto dei contenuti dell’accordo sopra riportati.
In queste ore si stanno producendo in Parlamento alcune interrogazioni parlamentari (prima firma On. Paglia, prima firma On. Baruffi, prima firma Sen. Barozzino) che auspichiamo costringano anche il Governo ad attivarsi perché siano ritirati i licenziamenti oltre che siano affrontati il tema più generale delle condizioni di lavoro nel sistema degli appalti nel comparto carni, ma non solo, del rispetto delle norme contributive e fiscali, del mancato rispetto dei contratti collettivi nazionali.
Allo stesso modo è indispensabile che sia a livello territoriale che a livello regionale si affrontino queste tematiche a partire da quanto convenuto unitariamente e con tutto il sistema delle imprese e delle Istituzioni nel Patto per il Lavoro. Lo sviluppo e la crescita economica in questa regione devono attuarsi nel rispetto della legalità, della dignità di chi lavora, della responsabilità sociale delle imprese, convenendo un contrasto concreto ad ogni forma di illegalità.
In assenza di risposte positive al tavolo di domani le categorie coinvolte insieme alla Confederazione attiveranno tutte le iniziative necessarie sia dal punto di vista legale che dal punto di vista contrattuale e di mobilitazione per contrastare questo comportamento arrogante oltre che illegittimi” – concludono Cgil Modena, Cgil Emilia-Romagna, Filt Cgil Modena ER e Flai Cgil Modena ER.