“Durante il Consiglio Comunale tenutosi il 28 aprile – spiega Cipriano – a seguito di un acceso dibattito sull’approvazione del Bilancio della Formigine Patrimonio, ovvero la società patrimoniale interamente partecipata dal Comune che si occupa di strade, piazze, parchi ed aree verdi.
Avendo appreso che per la manutenzione del verde, il Comune faceva spendere ai suoi cittadini 300 mila euro all’anno e proprio in quei giorni decine di formiginesi ci contattavano perché sul territorio la situazione dei parchi pubblici era disastrosa, effettuammo diversi sopralluoghi in giro per le frazioni, e rilevammo che effettivamente il verde non era curato come avrebbe meritato.
Decisi di fare un video per sottolineare questa mancanza da parte dell’amministrazione. Per pura questione di tempo e praticità, lo girammo nel parco vicino alla mia abitazione (Particella 645), ma avrei potuto girarlo ovunque a Formigine essendo la situazione descritta identica su tutto il territorio.
La sera del 28 aprile, il Sindaco Maria Costi e l’Assessore al territorio Armando Pagliani fecero gravissime affermazioni assolutamente prive di fondamento. A loro dire, il Parco in questione (Particella 645) era di mia proprietà! Dichiarazioni poi rilanciate sui Social network dai loro colleghi PD e riprese dai quotidiani locali, arrecando un grave danno al sottoscritto, alla mia famiglia ed al MoVimento politico che rappresento.
Quella sera è stata scritta la più brutta pagina del Consiglio Comunale da quando è stato istituito – continua Cipriano – non ho ben compreso quale fosse il loro l’intento, forse fare pressione su un libero cittadino? Forse far desistere i cittadini dal sollevare critiche all’amministrazione? Forse intimidire un Consigliere di Opposizione?
Il giorno seguente ho scritto via PEC a Sindaco, Assessore, Presidente del Consiglio e Segretario Comunale per sottolineare il mio sbigottimento e turbamento per quanto avvenuto.
Nei giorni seguenti ho effettuato ricerche in conservatoria per meglio comprendere. Infine, documenti alla mano, (estratti catastali, rogito e copia della Procura Speciale del Notaio Barbati che si occupò di cedere al Comune la Particella 767 ovvero il pezzo di asfalto davanti al cancello d’ingresso del nostro Condominio), in Consiglio Comunale il 30 giugno illustrando nel dettaglio l’errore in cui erano avventatamente incorsi, ho chiesto scuse pubbliche augurandomi che fatti così incresciosi non si ripetessero per il futuro.
L’ultimo atto di quest’incresciosa e kafkiana vicenda si è consumato giovedì 21 luglio, non ricevendo in tutti questi mesi alcun segno di ravvedimento, ho sollecitato il Sindaco a pronunciarsi nel merito durante il Consiglio Comunale, purtroppo nonostante i Documenti che evidenziavano il loro errore, anche quest’ultima mia richiesta è stata ignorata.
Consultando i miei legali – conclude Cipriano – ho sottoposto all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria l’episodio di cui sono stato vittima affinché ne sia valutata la penale rilevanza e la conseguente responsabilità degli autori. L’Avvocato Pier Francesco Rossi ha quindi depositato querela per diffamazione (Art. 595 del Codice Penale) nei confronti di due Consiglieri comunali PD e di coloro che verranno ritenuti responsabili”.