I lavoratori di Unioncamere ER intendono sensibilizzare l’opinione pubblica divulgando questa nota consegnata ai Presidenti delle Camere di commercio a margine della riunione odierna della Giunta.
Bologna, 27 luglio 2016
Ai Sigg. Presidenti delle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna
Loro Sedi
In relazione alla bozza di decreto di riforma del Sistema camerale, circolata il 19 luglio u.s. e che pare possa essere presentata in discussione in una delle prossime riunioni del Consiglio dei Ministri, i dipendenti di Unioncamere Emilia-Romagna si uniscono a quelli delle Camere, delle Aziende speciali e delle società di Sistema, nell’esprimere preoccupazione e sgomento per la drammatica riduzione delle competenze prospettate per il Sistema e per il taglio al personale ivi contemplato. Ciò, pur in palese contraddizione con quanto disposto dalla legge delega, provocherebbe serie minacce agli attuali livelli occupazionali, specie per quanto riguarda le Unioni regionali, le Aziende speciali e le società di Sistema, non garantite dalle norme a tutela del pubblico impiego.
Si chiede agli Amministratori dell’Unione di adoperarsi affinché questo prospettato disegno di ridimensionamento, che mortifica ingiustificatamente il ruolo istituzionale e il livello dei servizi garantiti dal Sistema camerale alle imprese e al Paese, trovi una forte e immediata opposizione, coinvolgendo in tale azione la Regione, i livelli territoriali di Governo, i Senatori e Deputati e le rappresentanze politiche emanazione del territorio regionale, oltre che le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria.
L’Unioncamere Emilia-Romagna si è distinta negli anni per il ruolo di supporto e coordinamento dell’attività delle Camere che ha permesso il raggiungimento di importanti traguardi riconosciuti a livello nazionale in termini di studi e statistica, internazionalizzazione, politiche europee, coordinamento del piano formazione regionale. Spesso questa Unione regionale ha svolto il ruolo di apripista in termini di innovazione fornendo best practice poi adottate a livello nazionale, anche fuori dal Sistema camerale. Disperdere il patrimonio di competenze che ha portato a questi risultati determinerebbe un perdita insanabile per il sistema imprenditoriale e per la PA.
Il personale attivo nel Sistema opera da sempre a servizio delle imprese per il benessere del Paese, con standard di efficienza non certo inferiori rispetto ad altri comparti della Pubblica Amministrazione, e ha sviluppato professionalità di elevato livello e specificità che sarebbe stolto disperdere e che difficilmente potrebbero trovare adeguato ricollocamento in altri contesti pubblici e tantomeno privati, stante – oltretutto – la pressante necessità di produrre adeguati servizi alle imprese, proprio nel momento in cui il Paese sta cercando di abbandonare le secche della crisi economica più lunga della storia moderna.
Si ringrazia per l’attenzione.
Il personale di Unioncamere Emilia-Romagna