Un omaggio ad uno dei più grandi musicisti della storia del jazz, il “Duca” Ellington, da parte di alcuni tra i migliori e più noti musicisti jazz italiani contemporanei. Fabrizio Bosso presenta Duke, lunedì 18 luglio alle ore 21.30 nella suggestiva cornice di piazza Prampolini nel cuore del centro storico di Reggio Emilia. L’evento – a ingresso gratuito – è la settima tappa della 21esima edizione della notissima rassegna musicale “Mundus” organizzata da ATER – Associazione Teatrale Emilia Romagna in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e tutti i Comuni partecipanti, che si svolge dal 7 luglio al 15 agosto tra Reggio Emilia, Casalgrande, Correggio, Scandiano e Carpi.
Edito da Verve/Universal nel 2015, Duke è un progetto discografico di Fabrizio Bosso. Con il grande trombettista di origini torinesi, sul palco di piazza Prampolini il suo quartetto composto da Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Luca Alemanno al contrabbasso, Nicola Angelucci alla batteria e il Paolo Silvestri Ensemble, una sezione di sei fiati maestri diretti da Paolo Silvestri composta da composta da Fernando Brusco e Claudio Corvini alle trombe, Mario Corvini al trombone, Gianni Oddi al sax alto, Michele Polga al sax tenore e soprano e Marco Guidolotti al sax baritono.
Una lunga cavalcata tra i successi più grandi del “Duca”, dalle atmosfere sofisticate delle Big Band di I Let A Song Go Out Of My Heart ai ritmi travolgenti di Caravan e Perdido, passando per una versione magnificamente riarrangiata di In A Sentimental Mood al lirismo di Solitude fino a I Don’t Mean A Thing (If It Aint’t Got That Swing) registrata con il quartetto e con Michele Polga al sax tenore e Marco Guidolotti al baritono. Completa la tracklist un medley a cui la direzione del maestro Paolo Silvestri conferisce grande coesione senza snaturare l’essenza dei brani proposti, unendo due grandi classici di Ellington: Black Tan Fantasy e Jeep’s Blues.
Un progetto che esalta l’eleganza compositiva dei brani di Duke Ellington evidenziando, allo stesso tempo, le doti indiscusse di interprete di Fabrizio Bosso che qui mette in luce ancora una volta un talento proteiforme e cristallino.
È naturale per tutti i più grandi musicisti sentire l’esigenza di misurarsi con i maestri del passato, rendendo un omaggio che possa estinguere, almeno in parte, il debito nei loro confronti. La scelta di Bosso, trombettista dalla voce inconfondibile e tra i più quotati nella scena jazz italiana e internazionale, è caduta in questo caso su Duke Ellington, forse il compositore più influente di tutto il Novecento.
Fabrizio Bosso riesce in un’operazione audace e per affrontarla ha chiamato accanto a sé Paolo Silvestri, che ha scritto arrangiamenti funambolici e pieni di verve che fanno di Duke molto più di un semplice tributo a uno più grandi maestri che il jazz abbia conosciuto. Partendo dagli standard più celebri del “Duca”, Silvestri li rivisita senza stravolgerli, dando la giusta centralità alle note necessarie e preparando il campo a Bosso perché possa, grazie alla sua tecnica, al suo estro e al suo gusto inimitabile per la melodia, dare l’ennesima prova di un talento ormai maturo e capace di sorprendere ancora.
Il trombettista di origini torinesi, che ci ha ormai abituati da diversi anni a incursioni in territori anche molto lontani dal jazz, la cui ecletticità gli ha consentito di muoversi con uguale disinvoltura in ambiti trasversali, presenta un progetto che suggella il legame indissolubile col suo primo amore: il jazz.
La tappa successiva di Festival Mundus sarà quella con “Sketches of Africa” il concerto che vede insieme sul palco il virtuoso chitarrista italiano Antonio Forcione e il talentuoso e dinamico percussionista brasiliano Adriano Adewale, previsto per mercoledì 20 luglio alle ore 21.30 a Scandiano nella suggestiva cornice del Cortile della Rocca dei Boiardo. Ingresso 5 euro.
Per informazioni visitare il sito internet www.festivalmundus.it e la pagina Facebook ‘Festival Mundus’, o inviare una mail a mundus@ater.emr.it.