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Modena Ovest, l’assessora Vandelli: “riprogettiamo il sistema della mobilità”

“Stiamo rielaborando il sistema della mobilità in città, in particolare nell’area di Modena Ovest dopo la dismissione della ferrovia e, fino a quando il progetto non sarà definitivo, non è opportuno chiedere a Tetrapak, la cui convenzione scade nel 2010, la messa a disposizione di quella sezione né necessario sollecitare la realizzazione del sottopasso”.

Lo ha detto l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli nella seduta del Consiglio comunale di Modena di giovedì 14 luglio rispondendo all’interrogazione, trasformata in interpellanza, del M5s illustrata da Marco Rabboni sul recupero dell’area di Modena Ovest.

Il consigliere, in particolare, ha chiesto se, e quando, il Comune di Modena ha intenzione di esercitare il proprio diritto chiedendo a Tetrapak di rendere agibile il passaggio viario previsto nell’area in via Emilia ovest oggetto di accordo, “andando a rimuovere eventuali recinzioni e manufatti, per andare a completare l’importante e strategica ricongiunzione stradale tra la tangenziale Pirandello e via Leonardo Da Vinci attraverso il proseguimento dell’attuale via Zanfi, così come previsto dai piani del Comune”. L’interrogazione riporta come l’accordo stipulato tra Comune e Tetrapak, divenuto convenzione urbanistica, prevedesse l’impegno da parte di quest’ultima a cedere gratuitamente all’Amministrazione l’area, “a liberare da ogni manufatto e/o struttura o materiale le aree ricomprese tra lo stabilimento esistente e il vicino insediamento di via Livingstone destinate alla realizzazione del tratto viario compreso tra l’attuale via Emilia Ovest e l’asse ferroviario Milano-Bologna”, “a progettare e realizzare a propria cura e spese il sottopasso pedonale atto a garantire il collegamento tra l’area dello stabilimento esistente e quella di nuova edificazione”. In cambio, il Comune si impegnava “a cambiare destinazione d’uso (da area di tipo polifunzionale ad area produttiva) per un’area attigua a quella in oggetto, su cui Tetrapak voleva espandere la propria attività produttiva, e a eliminare il vincolo di riqualificazione e ricomposizione tipologica che vi era su alcuni manufatti presenti in tale area”. L’istanza ricorda infine come tale accordo preveda “anche la clausola con cui il Comune si obbliga a garantire a Tetrapak l’utilizzo temporaneo dell’area in oggetto di cessione, esclusivamente per permettere a connessione funzionale tra lo stabilimento e l’area di nuovo intervento per il periodo intercorrente tra la cessione stessa e la realizzazione del sottopasso”.

Vandelli ha sottolineato l’importanza “del lavoro che il Comune sta facendo in questi mesi su Psc, Diagonale, mobilità, Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile), Pip (Piano Insediamenti Produttivi). Si tratta di un fondamentale tratto di mobilità – ha proseguito – su cui individuare assi principali, sistemi e generi di mobilità, cercando di distinguere il più possibile il traffico residenziale da quello produttivo, di dare priorità alla mobilità ciclabile e di prevedere zone 30 per tutti gli assi non di collegamento principale. A conclusione della riflessione e sulla base delle disponibilità economiche verranno programmati i lavori per la realizzazione degli interventi volti a valorizzare da un lato l’area della diagonale e dall’altro i collegamenti viari. Sino a quel momento la gestione dell’area rimane in capo a Tetrapak”.

Marco Malferrari del Pd ha sottolineato “che quel nodo è molto complicato. Si parla di una parte della città che è probabilmente quella che subirà le maggiori trasformazioni. La zona sta già subendo cambiamenti che porteranno miglioramenti al traffico – ha aggiunto – e questo dovrebbe dare possibilità di fare valutazioni ulteriori sulle reali necessità della zona”.

Nella replica, Marco Rabboni del M5s ha dichiarato di prendere atto “del cambio di rotta dell’Amministrazione sulle previsioni per l’area: ciò che sembrava scontato oggi viene messo in discussione. L’accordo sembra pesare molto a favore di Tetrapak che ha già ricevuto parecchi benefici e se non si procede con l’accordo il Comune rimarrà a zero. Suggeriamo di analizzare bene situazione e tempi – ha aggiunto – in modo che l’Amministrazione non perda i diritti che ha sull’area”.

In chiusura l’assessora Vandelli ha evidenziato che “il Comune sta riflettendo sullo sviluppo della zona e c’è la possibilità di raccogliere spunti. L’opera non è ancora accantierata e credo che, pur confermando la previsione urbanistica, non ci sono i progetti esecutivi e quindi non c’è fretta di acquisire l’area”.

















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