“Nessun arretramento della Regione sull’ambiente. É stupefacente che si attacchi la Regione Emilia-Romagna che, al contrario, con un impegno senza precedenti ha rafforzato nel Psr il suo investimento a favore di un agricoltura più sostenibile, che sia strumento di difesa del territorio e delle risorse naturali, stanziando 33 milioni di euro aggiuntivi, di cui 18 per soddisfare tutte le domande per l’agricoltura biologica, un settore in cui questa Regione è già all’avanguardia, e 15 per la produzione integrata”.
E’ netta la replica dell’assessore all’Agricoltura, Simona Caselli, alle associazioni ambientaliste dell’Emilia-Romagna Lipu, Legambiente, WWF e Federbio, che in una nota affermano che con il Programma di Sviluppo Rurale “la Regione Emilia-Romagna azzera i fondi destinati alla tutela degli agroecosistemi”.
“La conservazione della biodiversità è una priorità fondamentale del PSR- prosegue l’assessore- ma é anche un impegno politico forte e incontrovertibile di questa Giunta. Quella che è stata compiuta all’interno della misura 10 per gli interventi agroambientali è solo una provvisoria riallocazione di risorse, decisa per dare risposta fin da ora alle ingenti richieste di finanziamento per la produzione integrata, superiori di 3 volte a quanto inizialmente stanziato. Come già concordato nelle scorse settimane con la stessa Commissione europea, i fondi per gli altri pagamenti agro-climatico-ambientali saranno ristabiliti in toto prelevando risorse da misure ad investimento, con fondi regionali e mantenendo inalterato il cronoprogramma dei relativi bandi di finanziamento.”
“Il nostro impegno per l’ambiente non può essere messo in discussione- sottolinea Caselli- la nostra agricoltura punta come scelta strategica proprio sulla qualità dei prodotti e dei modi di produrre. Siamo già oggi la prima regione del centro-nord per l’agricoltura biologica e il nostro obiettivo è di fare ulteriori passi in avanti in questa direzione arrivando alla fine del 2020 a raddoppiare le superfici bio da Rimini a Piacenza”.