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Calano gli incidenti stradali, diminuiscono anche morti e feriti. On line il Rapporto 2015 del territorio metropolitano

Medicina-IncidenteL’analisi dei dati di incidentalità del 2015 sul territorio della città metropolitana di Bologna rivela una diminuzione dei sinistri stradali rispetto al 2014 con 93 incidenti in meno, pari al 2,4%, 36 feriti in meno e un calo del 20% della mortalità equivalente a 16 persone.

Il calo è un dato positivo anche in relazione all’aumento del numero dei veicoli circolanti del nostro territorio: nel 2015 i veicoli coinvolti in incidente stradale con danni alle persone sono stati circa 7.229 rispetto a 795.893 circolanti: sono coinvolti circa 9 veicoli ogni 1.000 veicoli tra quelli immatricolati come circolanti nell’area metropolitana bolognese.

Il dato della mortalità, tendenzialmente in diminuzione negli anni, allinea l’area metropolitana bolognese all’obiettivo posto dal Programma Europeo di azione per la sicurezza stradale 2011-2020 che prevede il dimezzamento del numero dei morti sulle strade registrati nel 2010, entro il 2020.

Rispetto a 10 anni prima il costo sociale sostenuto dalla collettività in seguito a morte o ferimento di persone per incidenti nell’area metropolitana bolognese è diminuito di circa 213 milioni di Euro, pari al 32%. Nel 2015 tale costo è stato pari a € 364.187.865.

Con il calo degli incidenti nell’ultimo decennio si è assistito anche alla diminuzione di tutte le tipologie di veicoli coinvolti, ad eccezione delle biciclette che registrano un aumento del 6%; la diminuzione più rilevante è dei ciclomotori, pari al 66%, dei mezzi pesanti, diminuiti del 41% e dei motocicli del 32% e delle autovetture del 26%.

Escludendo gli incidenti avvenuti su autostrada, i comuni che registrano i più elevati indici di incidentalità sono Bentivoglio, Zola Predosa e Bologna.

Fra le strade provinciali, quelle con maggior numero di incidenti sono la “SP569 Di Vignola” e la “SP4 Galliera”, rispettivamente con 77 e 51 sinistri; le due strade con un maggior numero di decessi sono le statali, l”SS9 via Emilia” e la “SS64 Porrettana” con 3 decessi ciascuna.

Il 67% dei sinistri si è verificato su strada urbana e comunale extra-urbana, il 18% su provinciale, l’11% su autostrada, tangenziale o raccordo, il 5% su statale. Per quanto riguarda gli incidenti mortali, sulle strade comunali sono morte 29 persone, sulle strade provinciali 16, in autostrada, tangenziale o raccordo 13, sulle statali 6. Il più elevato numero di morti per cento incidenti avviene su strada statale, il 3,4%, a cui segue l’ambito delle autostrade, tangenziali o raccordi, con il 3,2%.

L’analisi dei decessi per classi d’età evidenzia un maggior numero di vittime con età superiore ai 75 anni: sono 14 persone – 10 maschi e 4 femmine –  7 vittime erano pedoni; nelle altre fasce d’età ci sono 12 vittime fra i 50-59enni; 11 deceduti nella classe 60-69, di cui 4 pedoni.

Il Martedì è stato il giorno della settimana con più sinistri; le ore più critiche sono quelle dalle 15.30 alle 20.30 con 25 decessi complessivi, ma l’indice di mortalità è più elevato nelle fasce orarie del primo mattino: 2,30-3,30.

Gli incedenti rilevati, a esclusione di quelli avvenuti su autostrade e tangenziale, sono stati georeferenziati nel 98% dei casi: disporre della localizzazione puntuale dell’evento consente di migliorare la pianificazione degli interventi curati dal Settore viabilità nel campo della sicurezza stradale..

I dati sono stati elaborati dall’Osservatorio dell’incidentalità stradale della Città metropolitana di Bologna, che partecipa al progetto di monitoraggio degli incidenti stradali concordato tra Istat e Regione Emilia-Romagna. La Città metropolitana raccoglie, controlla e informatizza il dato che poi trasmette alla Regione e quindi all’ISTAT. L’Osservatorio lavora in collaborazione con il Settore Viabilità della Città metropolitana fornendo strumenti integrativi che consentono di pianificare manutenzioni e politiche di sicurezza stradale.

Il Rapporto 2015 completo è nel sito Città Metropolitana

 

















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