Da una grande regione ortofrutticola come l’Emilia-Romagna alla guida delle regioni ortofrutticole europee. L’assessore all’agricoltura Simona Caselli è da oggi anche presidente di Areflh, l’associazione con sede a Bordeaux in Francia, che dal 2008 riunisce le principali realtà produttrici di frutta e ortaggi: ben 25 regioni, in rappresentanza di Italia, Spagna, Francia, Portogallo, Belgio e Grecia.
“E’ un incarico importante, che mi onora – ha commentato Caselli oggi da Bruxelles, dove si è svolta l’assemblea generale di Areflh – abbiamo di fronte alcune importanti scadenze come la riforma dell’Ocm, l’organizzazione comune di mercato del settore che dovrà diventare occasione per sostenere ancora di più l’aggregazione, la qualificazione e l’innovazione del comparto, nonché la promozione sul piano interno ed internazionale del consumo di prodotti ortofrutticoli, calato negli ultimi anni del 20%, ma verso il quale c’è un rinnovato forte interesse. Interessanti opportunità potranno venire anche dal programma Ue “Frutta nelle scuole”, che stanzia per il prossimo anno scolastico, per la sola Italia circa 20 milioni di euro per incentivare il consumo di frutta fresca tra i più giovani. Altro tema di rilievo è quello dell’embargo, che vede tra i settori più colpiti proprio quello ortofrutticolo e per il quale recentemente la stessa Commissione Ue ha deciso di prorogare al giugno 2017 le misure di sostegno. Su questi e su altri temi è importante far rete e promuovere iniziative comuni, per dare voce a un comparto importante dell’agricoltura Ue, che vede l’Italia e l’Emilia-Romagna in posizione di leadership. E’ in questa direzione che voglio lavorare. Con un auspicio: portare la prossima assemblea di Areflh in Italia nel 2017”.
I primati dell’ ortofrutta emiliano-romagnola
Oltre 25 mila aziende agricole, per una superficie complessiva di 135mila ettari, una produzione di 39 milioni di quintali all’anno e un valore economico che sfiora i 2 miliardi di euro: il 48% del valore totale dell’agricoltura regionale. E’ l’identikit del comparto ortofrutticolo dell’Emilia-Romagna. Un settore da primato. Vengono infatti prodotte in Emilia-Romagna l’80% delle pere, il 36% del pomodoro da industria e poco meno di un terzo delle pesche e nettarine made in Italy.
Tra le caratteristiche dell’ortofrutta emiliano-romagnola, l’alto tasso di organizzazione, con 27 Op (organizzazioni di produttori) e 6 Aop ( associazioni di organizzazioni di produttori), che riuniscono circa 20 mila aziende, di cui 7mila fuori regione.
Secondo dati aggiornati al 2015 l’aiuto comunitario erogato al settore è stato in Emilia-Romagna di 73,6 milioni di euro, il 51% del totale nazionale.
«A nome di Confagricoltura Modena – commenta la presidente Eugenia Bergamaschi – mi congratulo con l’assessora Caselli per questo nuovo ed importante ruolo. Questa carica rappresenta un grande successo per l’importante settore ortofrutticolo della regione Emilia Romagna. È un momento particolarmente fortunato per l’agroalimentare emiliano-romagnolo: la settimana scorsa La Francescana di Massimo Bottura è stato incoronato miglior ristorante del mondo, questa settimana è arrivato l’annuncio dell’assessora Caselli nuova presidente dell’AREFLH. Si tratta di riconoscimenti importanti, ma non dimentichiamoci che alla base del successo ci sono le nostre eccellenze agroalimentari. Ora è il momento di gioire per questi risultati, raggiunti da veri e propri ambasciatori del nostro agroalimentare, ma bisogna anche fare squadra intorno a questi successi per dare più redditività alle nostre imprese agricole, punto di partenza di tutta la filiera».
Immagine: l’assessore Simona Caselli (al centro) durante l’assemblea di Areflh. Alla sua destra il segretario dell’associazione Jacques Dasque, alla sua sinistra la presidente uscente Maristel Serret i Aleu