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L’autotrasporto in calo a Modena, e il ‘muro’ al Brennero preoccupa le imprese

autotrasporto“I dati non sono rassicuranti, il mondo dell’autotrasporto vive tempi difficili, a causa delle promesse ‘da marinaio’ del Governo, ma anche per la crisi che continua a mordere la manifattura. E non dimentichiamo il paventato ‘muro’ al Brennero, la ‘porta’ delle nostre merci verso i paesi del Nord Europa”. Amedeo Genedani, presidente nazionale Confartigianato Trasporti e presidente Lapam Trasporti, commenta così i dati forniti dall’associazione. Dati che sono inequivocabili: a Modena, tra il primo trimestre 2015 e lo stesso periodo 2016, le imprese del settore sono 1.692 con 4.099 addetti, con un calo in numero assoluto di 24 aziende (l’1,4% in meno) e questo calo è più accentuato nelle imprese artigiane, che sono 1.346 (l’80% del totale) con 41 aziende in meno, il 3% esatto. Numeri leggermente migliori della media regionale, che parla di un calo assoluto del 2,9% e del 4,1% delle imprese artigiane.

Tutto questo si riverbera, naturalmente, sull’occupazione (con posti di lavoro a rischio) e questi dati sono precedenti allo ‘spauracchio’ dei controlli (o, addirittura del ‘muro’) al valico autostradale del Brennero. Sulla Modena-Brennero, la A22, passano all’anno 1.274,9 milioni di veicoli pesanti, con una media ogni ora di 523 camion che percorrono tutto il tragitto. Il Brennero, infatti, è il valico alpino con il maggior numero di traffico merci su strada e rappresenta la porta su Austria, Germania, Belgio, Olanda, Danimarca, Norvegia e Svezia. Solo dall’Emilia Romagna l’export verso questi sette paesi sfiora gli 11 miliardi e mezzo di euro (11.480 milioni), il 13,1% del totale dell’export italiano verso il Nord Europa.

“Il danno per l’autotrasporto del blocco al Brennero sarebbe davvero ingente (quantificabile in svariati milioni di euro), soprattutto per il nostro territorio che ha come naturale sbocco, sia a livello infrastrutturale che di mercati di riferimento, proprio quel valico. L’auspicio – conclude Genedani – è che il Governo faccia il suo dovere per tutelare la manifattura del nostro Paese e che, come abbiamo già avuto modo di ribadire, mantenga le promesse fatte al mondo dell’autotrasporto”.

 

















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