Presidio con assemblea stamattina davanti ai cancelli de La Litografica di Carpi promosso dal sindacato Slc/Cgil per contestare il mancato pagamento delle ultime tre mensilità e per chiedere garanzie sul futuro dell’azienda.
I lavoratori -spiega il sindacato – sono in sciopero ormai da più di 20 giorni, dal 2 maggio, e non hanno ancora delle risposte sul loro futuro lavorativo. La situazione di crisi dell’azienda ha costretto i lavoratori a 3 anni di contratto di solidarietà. Pur non percependo lo stipendio, hanno continuato a lavorare sino a fine aprile.
“I tavoli e gli incontri con l’azienda – afferma Giulia Casamassima della Slc/Cgil di Carpi – non hanno, ad oggi, sortito nessun effetto e la proprietà continua ad a dare risposte contraddittorie e non chiare, rimescolando le carte ogni volta”.
“La Slc/Cgil ha cercato più volte di collaborare con l’azienda – dichiara il sindacato – visto l’evidente stato di crisi, chiedendo che fosse salvaguardato il posto di lavoro per i 21 lavoratori (di cui 8 soci lavoratori) e con la volontà di trovare soluzioni condivise fermo restando il rispetto delle regole, la salvaguardia dei diritti acquisiti e recuperando le mensilità non pagate. L’azienda – prosegue Slc/Cgil – è stata anche sollecitata a dare risposte sulla ricerca di partner affidabili o sul rifinanziamento della stessa”.
“Auspichiamo che anche con l’iniziativa di oggi si riesca a sbloccare la situazione e che i 21 lavoratori abbiano finalmente delle risposte serie e univoche perché riteniamo che la situazione non sia più sostenibile da parte di nessuno” – continua la sindacalista della Slc/Cgil.
I lavoratori de La Litografica e la Slc/Cgil non ritengono dignitoso un lavoro nel quale si debba scegliere tra “lavorare gratis” o “rimanere in sciopero”, costretti di fatto in un “limbo” indefinito senza prospettive.